Un anno fa la morte di Daniel
Tragedia ancora senza risposte

«Daniel ci manca ancora tantissimo, ma lo sentiamo vicino in ogni momento e sappiamo che da lassù ci guarda e ci protegge». Mamma Elena guarda una delle tantissime foto di Daniel e non può fare a meno di sorridere.

«Daniel ci manca ancora tantissimo, ma lo sentiamo vicino in ogni momento e sappiamo che da lassù ci guarda e ci protegge». Mamma Elena guarda una delle tantissime foto di Daniel, il ventenne di Martinengo che si allontanò dopo un incidente e il cui corpo fu ritrovato un anno fa nei boschi del Canavese, in Piemonte, e non può fare a meno di sorridere.

Anche se il dolore è immenso ed è rimasto immutato con il passare del tempo, la fede è più forte e continua a sostenere la famiglia Busetti. «Una notte ho sognato Daniel – racconta il padre Pasquale –. Era in piedi nel soggiorno e mi ha detto "papà, stai tranquillo". Era allegro, mi sembrava così vicino, pareva quasi di toccarlo». Anche la madre lo ha sognato tante volte: «Mi dice sempre "mamma non piangere", ma io lo vedo lontano, forse perché il dolore è ancora forte».

A dare conforto alla famiglia c'è la solidarietà di tante persone, anche sconosciute, che durante tutto quest'anno hanno inviato lettere, cartoline, ritratti per ricordare Daniel.

Daniel venne trovato morto il 1° marzo in circostanze misteriose. «Ci sono ancora tanti dettagli che non si spiegano – precisa Pasquale – e che ormai sarà difficile riuscire a chiarire».

Tra le centinaia di lettere che Pasquale ha sistemato in un raccoglitore c'è anche quella di Ermanno Olmi: «... vedo negli occhi di questo ragazzo (...) il mistero dell'amore», ha scritto il regista.

Don Luigi Ciotti, che aveva voluto incontrare la famiglia il giorno in cui fu eseguita l'autopsia, è andato a Martinengo lo scorso 1° novembre: «Ci ha regalato un libro con una dedica bellissima ed è rimasto con noi a pranzo» racconta Pasquale.

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