Siccità e temperature elevate
E' ancora emergenza idrica

Non è più il gelo a provocare la carenza idrica che, sta interessando l'intera provincia di Bergamo, con situazioni di particolare allerta nelle valli. Il disgelo è arrivato, ma la pochissima neve non basta: è ormai allarme siccità.

Non è più il gelo a provocare la carenza idrica che, da settimane, sta interessando l'intera provincia di Bergamo, con situazioni di particolare allerta nelle valli. Il disgelo è arrivato, ma la pochissima neve non basta: lo scioglimento è stato infatti accompagnato da un innalzamento improvviso delle temperature, che ha fatto aumentare pressoché ovunque il consumo di acqua potabile.

In alcune zone di Gromo e a Baresi e Bordogna di Roncobello, resta l'invito a bollire l'acqua prima degli utilizzi alimentari. A Gromo l'acquedotto è alimentato in parte da fonti facilmente inquinabili e per le quali non è possibile garantire la potabilità. La carenza idrica interessa anche Valcanale di Ardesio e la località del Passo della Presolana, a Castione, i cui bacini cedono parte dell'acqua alla vicina Colere, pure in affanno.

Nella zona del passo della Presolana l'invito a limitare il consumo di acqua potabile era già stato fatto a inizio febbraio (quando molti rubinetti erano rimasti a secco), ma ora la richiesta si tramuterà in un'ordinanza che il sindaco Mauro Pezzoli dovrebbe emettere durante la giornata di oggi per limitare gli sprechi.

Analoga richiesta anche a Rogno, con particolare riferimento alle due frazioni montane di San Vigilio e Monti. Sempre nella zona del Sebino si registrano problemi a Costa Volpino, Tavernola e Sovere, dove sono stati attivati sistemi di pompaggio dal basso per alimentare le vasche fino a oggi rifornite per gravità. Situazione analoga anche nelle altre valli bergamasche: l'acqua arriva con il contagocce nelle vasche di accumulo di Valle Brembana e Valle Imagna, ormai mezze vuote a causa dell'assenza di precipitazioni. In questi casi non si registrano Comuni in particolare sofferenza ma la raccomandazione è la stessa: ridurre il consumo di acqua. Va meglio nel resto della provincia: la bassa pianura non presenta infatti alcun problema, anche se i livelli delle falde sono ai minimi storici.

«La situazione è stabile – spiega Emilio D'Alessio, responsabile dell'area di esercizio di Uniacque spa, società che gestisce il servizio idrico integrato in provincia – e il nostro personale sta lavorando per ridurre al minimo i disagi. Certo è che la siccità si trascina ormai da mesi e se non arrivassero precipitazioni di una certa consistenza i problemi si farebbero sentire anche durante il corso dell'anno, probabilmente già durante la primavera».

COMUNICATO UNIACQUE
In merito ai problemi causati dalla perdurante siccità, la società Uniacque Spa, che gestisce il servizio idrico integrato in provincia di Bergamo, viste le difficoltà legate alla situazione di carenza idrica che si sta verificando nella zona del Passo della Presolana, dovuta al drastico calo di portata delle sorgenti, invita i cittadini a contenere i consumi e a limitare l'impiego dell'acqua potabile all'utilizzo domestico (sanitario e potabile), per evitare possibili, seppur momentanee, carenze nell'erogazione.

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