Inverno asciutto, il lago sotto zero
Ora si teme un'estate di «magra»

Avvio di marzo pazzo: dal piumino alle magliette, dalla morsa del gelo alla stretta del caldo. E nel frattempo si alzano le preoccupazioni per il destino dei livelli del Sebino per il periodo estivo, a fronte di un inverno anemico di piogge e neve.

Avvio di marzo pazzo: dal piumino alle magliette, dalla morsa del gelo alla stretta del caldo. E nel frattempo si alzano le preoccupazioni per il destino dei livelli del Sebino per il periodo estivo, a fronte di un inverno anemico di piogge e neve.

Un quadro di partenza che rischia di ricalcare quelli delle annate siccitose delle estati 2005, 2006, in parte del 2007 e prima ancora della stagione horribilis del 2003, funestata da una siccità storica che perdurò da maggio a fine agosto, provocando danni economici non indifferenti al territorio.

Le prime indicazioni giungono da Massimo Buizza, direttore del Consorzio dell'Oglio di Brescia, ente preposto alla regolazione lacuale. «Attualmente il lago misura a Sarnico circa -5 centimetri sotto lo zero di riferimento, e siamo circa 20 centimetri sotto la media storica. Una misura paragonabile ai -3 centimetri del medesimo periodo 2006, e ai -9 del 2005. Annate nelle quali le precipitazioni in autunno e inverno si segnalarono anemiche, così come le nevicate. Proprio come in questa stagione 2011-2012».

I dati, spiega l'esperto, indicano uno stato definito tecnicamente di «magra ordinaria», analogo a quelle annate. «E non è certo di buon auspicio - prosegue Buizza -. Serviranno piogge copiose e periodiche in primavera».

Il lago fra poche settimane, vale a dire a fine mese, dovrebbe iniziare la fase di riempimento che dovrebbe portarlo attorno ai +80-90 centimetri di inizio luglio, per poi iniziare la discesa sino a inizio agosto a seguito delle necessità irrigue nelle aree coltivate della Bassa. Attività che deve di fatto far convivere i bisogni degli agricoltori a valle con le esigenze turistiche e non solo dei comuni presenti sul bacino.

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