Zognesi esclusi dallo Scientifico
«Precedenza a chi abita fuori»

Il caso più emblematico è sicuramente quello di una studentessa, residente a pochi metri dalla scuola, il cui nonno fu espropriato del terreno per realizzarvi l'istituto. Lei è una dei dieci ragazzi (otto di Zogno) che non potranno frequentare il Turoldo.

Il caso più emblematico è sicuramente quello di una studentessa, residente a una cinquantina di metri dalla scuola, il cui nonno fu espropriato del terreno per realizzarvi l'istituto. Lei è una dei dieci ragazzi (otto di Zogno) che non avranno la possibilità di frequentare, pur avendolo chiesto, la prima classe del liceo scientifico dell'istituto Turoldo di Zogno.

Le preiscrizioni hanno consentito di comporre una sola classe (devono avere almeno 27 studenti). E i primi esclusi sono stati proprio otto ragazzi del paese, più due di Sorisole. Questo in virtù di criteri, approvati dal Consiglio d'istituto che, nella sostanza, danno priorità a chi viene da lontano e non avrebbe la possibilità, col trasporto pubblico, di raggiungere analogo istituto a Bergamo.

Ed è scattata la protesta dei genitori con figli esclusi. «Siamo stati invitati all'open day - dice Giuseppe Brignola che, con gli altri genitori sabato scorso ha incontrato il dirigente Gualtiero Beolchi - e nessuno ci aveva detto che, in caso di sovrannumero, i nostri figli sarebbero stati i primi esclusi. I criteri, per certi versi, possono essere condivisibili. Ma forse valeva la pena dare la possibilità almeno a chi abita a Zogno di frequentare la scuola nel proprio paese. In questo modo, invece, si costringe tutti a viaggiare».

Replica Beolchi: «La nostra scuola, unico polo in valle, ha sette indirizzi ed è naturale che non si riesce a formare più di una o due sezioni, sempre con il rischio di qualche esubero e la necessità del riorientamento. Lo scorso anno il problema si era già presentato per alcuni studenti di Brembilla. Purtroppo non possiamo sapere dove ci saranno gli esuberi»

«Le priorità vanno stabilite sull'ambito vallare – continua Beolchi –. Se avessimo preso gli studenti del paese avremmo comunque dovuto escluderne altri. L'esclusione dei ragazzi di Zogno nasce anche dal fatto che, come seconda scelta, la maggior parte di loro ha indicato un istituto di città».

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