8 marzo, Festa della donna
Una maratona al Polaresco

Giovedì 8 marzo è la Festa della donna. In città l'appuntamento più interessante è quello del Polaresco, dove dalle 15 si succederanno incontri, dibattiti, iniziative creative, uno spettacolo teatrale, musica, laboratori e mostre collettive.

Giovedì 8 marzo è la Festa della donna. In città l'appuntamento più interessante è quello del Polaresco, dove dalle 15 si succederanno incontri, dibattiti, iniziative creative, uno spettacolo teatrale, musica, laboratori e mostre collettive.

Ecco il programma completo. Ore 15: creatività al femminile con le ragazze del progetto «D-Late». Ore 20,30: incontro e dibattito con Chiara Zamboni. Ore 21,30: spettacolo «Mé e i mé ma» della compagnia femminile «Les Misensamble» e con la musica di Panda, donna dell'associazione Bergamo Reggae. Ore 22,30 cantautrici in concerto: Giulia Spallino, Serena «Nena» Martinelli, La Tita e Laura Vignes. Durante la serata, installazioni, laboratori e mostre collettive.

COMUNE giovedì 8 marzo, alle ore 17,30, il Consiglio delle Donne celebra la giornata internazionale della donna in maniera istituzionale incontrando il Sindaco, la Giunta e i consiglieri comunali nell'aula consiliare di Palazzo Frizzoni. «L'incontro, cui teniamo moltissimo, come atto fondamentale del nostro mandato - sottolinea Luisa Pecce, Presidente del Consiglio delle donne - ha lo scopo di sintetizzare il lavoro svolto negli anni 2010/2011 e di presentare le linee programmatiche del 2012».

«Questo non solo per dare un quadro generale delle molteplici e importanti iniziative rivolte alla città e alle donne della città ma anche per capire quali delle proposte del Consiglio delle Donne abbiano avuto ricadute concrete negli atti esecutivi dell'Amministrazione. Il Consiglio delle Donne intende valorizzare sempre più la sua funzione consultiva, dando pareri di genere sui diversi provvedimenti assunti dagli assessorati».

«Ci sembra molto costruttivo proseguire sulla strada intrapresa, quella di una collaborazione concreta basata sulla disponibiità dei singoli Assessori e sul generale apprezzamento per gli approfondimenti condotti dalle commissioni del CdD».

La donna greco-romana al Museo Archeologico
Ore 16,30, al Civico Museo Archeologico, piazza Cittadella, conferenza e tè sul tema «L'antico malanno la donna greco-romana tra misoginia ed emancipazione». Ingresso libero.

PROVINCIA
La Provincia celebra la festa dedicata a tutte le donne con una mostra che verrà inaugurata giovedì 8 marzo alle ore 17, nello spazio espositivo della sala Manzù. Si tratta di una collettiva dei Soci del Circolo artistico bergamasco, dal titolo «Composizioni floreali», dedicata proprio alla Giornata internazionale della donna.

Il tema prescelto, come spiega il presidente del Circolo artistico Cesare Morali, è nello spirito della ricorrenza: «I fiori sono sempre stati graditi dal gentil sesso e dunque un'esposizione collettiva che riunisce composizioni floreali di vario genere in una danza di colori e di forme non può che risultare adatta allo scopo di destinare un tributo ossequioso alla donna».

«Attraverso i fiori, che rappresentano un elegante omaggio alla grazia, alla leggiadria e alla delicatezza della donna, i nostri artisti hanno costruito un vario percorso entro il quale l'elemento floreale assume un rilievo simbolico e formale. All'immancabile mimosa si aggiunge la ricca varietà di tanti fiori la cui bellezza viene esaltata nelle vibranti composizioni ottenute con differenti stili».

La mostra, a ingresso gratuito, rimarrà allestita fino al 18 marzo con i seguenti orari di apertura al pubblico: giovedì e venerdì dalle ore 16 alle 19 sabato e festivi dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.

I SINDACATI
Come ogni anno, anche a Bergamo, la CGIL celebra la Giornata Internazionale delle Donne attraverso una serie di iniziative, alcune organizzate unitariamente con Cisl e Uil, altre singolarmente. Com'è ormai tradizione per la serata dell'8 marzo sono in programma due proiezioni cinematografiche a partire dalle 21, in collaborazione con Cisl e Uil: al Conca Verde di via Mattioli 65 in cartellone c'è «Almanya - La mia famiglia va in Germania» (2011) di Yasemin Samdereli, mentre a Treviglio, all'Ariston Multisala di via Montegrappa, la pellicola proiettata sarà «Gangor. Il coraggio di una donna» di Italo Spinelli.

Sempre per la serata dell'8 marzo lo Spi-Cgil della Valle Seriana ha organizzato «Incontro con Olympe De Gouges. La donna che visse per un sogno»: si tratta di una lettura a più voci a cura del Teatro del Nodo. Violoncellista: Katya Abeg. Iniziativa organizzata al Circolo Fratellanza di Casnigo in via Trento 10 (ore 21).

Nell'ambito della Festa della donna, inoltre, mercoledì 14 marzo alle ore 17, verrà inaugurata in Toolbox, lo spazio Cgil in Borgo Santa Caterina n. 60, la mostra fotografica «100 volte donna» della giovane fotografa ValeP Mussi. Per il 6 aprile, infine, insieme a Cisl e Uil, è stato organizzato un seminario sulla legge 194 (la Legge del 22 maggio 1978 - Norme sull'interruzione volontaria della gravidanza), mentre alla fine di maggio si terrà un'assemblea delle delegate.

Celebrata in molti paesi del mondo, la Giornata Internazionale delle Donne risale a più di un secolo fa, al 1909, quando negli Stati Uniti venne festeggiata per la prima volta il 28 febbraio. Il Partito Socialista d'America la celebrò in ricordo dello sciopero nel settore tessile dell'anno precedente a New York: in quell'occasione le donne avevano protestato contro le difficili condizioni di lavoro. Nel 1975 le Nazioni Unite hanno cominciato a rendere omaggio a quel ricordo ogni 8 marzo. Per il 2012, il tema scelto dall'Onu per questa giornata ha come titolo: «Maggiore potere alle donne nelle realtà rurali, sconfiggere fame e povertà».

Luciana Fratus della segreteria provinciale della Cgil di Bergamo: «Quella dell'8 marzo vuole essere un'occasione importante per rimettere al centro della nostra discussione e del nostro «fare quotidiano» il lavoro delle donne, soprattutto in questa fase di crisi economica che le rende più fragili e insicure circa il proprio futuro, esposte più di tutti alle conseguenze della recessione, in famiglia, nel lavoro, nella società».

«Lo dimostra, ad esempio, la pratica diffusa delle dimissioni in bianco, che sono state oggetto di una Giornata di sensibilizzazione unitaria il 23 febbraio scorso e della campagna nazionale "188 firme per la 188". Aderendo all'iniziativa, la Cgil chiede il ripristino di una legge che contrasti l'abuso delle pratica delle dimissioni in bianco, odioso stratagemma applicato soprattutto alle giovani lavoratrici, che si vedono costrette a firmare una lettera di dimissioni volontarie sin dal momento dell'assunzione».

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