Guide turistiche, stagione al via:
ai bergamaschi piace città bassa

Bergamo è una miniera di piccoli e grandi tesori nascosti in angoli ancora sconosciuti ai più. E in aiuto dei curiosi e di tutti gli appassionati del turismo a casa propria – risvegliati soprattutto ora, dall'arrivo della bella stagione – accorrono le guide turistiche.

Bergamo è una miniera di piccoli e grandi tesori nascosti in angoli ancora sconosciuti ai più. E in aiuto dei curiosi e di tutti gli appassionati del turismo a casa propria – risvegliati soprattutto ora, dall'arrivo della bella stagione – accorrono le guide turistiche.

Una realtà che a Bergamo può ormai vantare una lunga tradizione, considerando che il primo gruppo guide, il Gruppo guide turistiche Città di Bergamo, è nato nel 1988. In quasi venticinque anni, il turismo orobico è cambiato e si è inserito nel più ampio circuito delle mete europee, ma le guide continuano a offrire momenti di cultura e conoscenza della propria città agli stessi bergamaschi.

«In questi mesi sono state tante le richieste per conoscere meglio il territorio, sicuramente c'è un interesse crescente – spiega Bruno Pirola del Gruppo guide turistiche Città di Bergamo –. I bergamaschi iniziano a scoprire e apprezzare le cose di casa loro, anche grazie alle guide. Un esempio è stata la giornata internazionale della guida turistica, dove sono state registrate ben 800 presenze».

La parte meno conosciuta resta città bassa: «Città Alta con le sue piazze è conosciuta dai bergamaschi – spiega Pirola –. Città bassa invece è ancora da scoprire. È per questo che in primavera proponiamo delle visite al chiostro di Santa Marta, alla Torre dei Caduti e al centro piacentiniano. Luoghi conosciuti da fuori, ma mai visti al loro interno, come nel caso della torre».

Il ruolo della guida è quello di appassionare tutti, autoctoni e non. Leggi tutto su L'Eco di Bergamo del 12 marzo

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