Tangenti, le accuse di Locatelli
coinvolgono un politico del Pdl

Il «Marcello» cui accennava Pierluca Locatelli durante una telefonata intercettata è Marcello Moro, assessore al Personale del Comune di Bergamo, presidente del Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca. Lui nega: «Mai avuto rapporti con Locatelli»

Il «Marcello» a cui accennava Pierluca Locatelli durante una telefonata intercettata è Marcello Moro, assessore al Personale del Comune di Bergamo, presidente del Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca e in passato assessore provinciale all'Edilizia scolastica.

È il suo il nome che Pierluca Locatelli avrebbe fatto mercoledì scorso nell'interrogatorio in Procura a Bergamo, quando i pm gli hanno chiesto conto dei 50 mila euro di cui parlava al telefono. L'imprenditore di Grumello del Monte avrebbe ammesso di aver consegnato il denaro all'esponente del Pdl bergamasco, per ragioni che al momento sono ancora custodite nel segreto dei verbali.

Gli inquirenti sono ora al lavoro per cercare riscontri alle dichiarazioni di Locatelli e per chiarire la natura del presunto passaggio di denaro, ammesso che sia mai avvenuto. L'ipotesi di chi indaga, tuttora a livello di sospetto, è quella che si sia trattato di una tangente: ma solo gli accertamenti potranno definire i contorni della vicenda.

«Rimango basito – è la replica di Marcello Moro –, in nessun ruolo istituzionale da me ricoperto, sia in Provincia che in Comune, sia nel Consorzio di bonifica, ho mai avuto a che fare con Pierluca Locatelli o con ditte a lui afferenti. Nulla che possa legare il suo nome al mio ruolo istituzionale».

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