Trasporto, saranno 5 le agenzie
Bergamo gestirà il proprio bacino

Quella di Bergamo sarà una delle cinque agenzie che gestiranno il trasporto pubblico locale in Lombardia. È quanto prevede il progetto di legge approvato a maggioranza dalla commissione Territorio della Regione. Bergamo e Brescia avranno un proprio specifico bacino.

Quella di Bergamo sarà una delle cinque agenzie che gestiranno il trasporto pubblico locale in Lombardia. È quanto prevede il progetto di legge approvato a maggioranza dalla commissione Territorio della Regione. Bergamo, come solo Brescia, avrà un proprio specifico bacino. Le altre città lombarde sono invece aggregate in gruppi.

Riorganizzazione del sistema dei trasporti, in una chiave di integrazione e ottimizzazione, con attenzione all'efficienza, all'ambiente e ai diritti degli utenti. Sono questi - si legge in un comunicato della Regione - gli obiettivi del progetto di legge approvato dalla Commissione Territorio, presieduta da Giorgio Pozzi.

Per la Regione «una delle più significative novità del progetto di legge è l'istituzione delle Agenzie per il trasporto pubblico locale,  un nuovo strumento per la gestione associata delle funzioni relative al  Tpl. Le  Agenzie consentiranno una programmazione più coerente ed efficace tra i servizi di area urbana, interurbana e regionale, superando le attuali difficoltà di coordinamento tra i diversi soggetti. Ogni agenzia gestirà un bacino di trasporto e senza costi aggiuntivi per l'amministrazione».

Sul numero e l'aggregazione dei bacini di trasporto - spiega la Regione - si è discusso molto. La versione che è prevalsa in Commissione riorganizza il territorio lombardo in 5 bacini  (gestiti da altrettante Agenzie): Bergamo, Brescia, Cremona con Mantova, Milano e Monza con Pavia e Lodi, Varese e Como con Lecco e Sondrio.

«L'obiettivo principale della legge – ha spiegato il relatore del provvedimento, Ugo Parolo (Ln) - è  evitare  che ci siano, come succede oggi, soggetti concorrenti che offrono doppioni di servizi,  con conseguenti inefficienze e costi aggiuntivi. La chiave sarà una gestione integrata e coordinata di tutti i servizi  del trasporto pubblico locale».

La legge ridefinisce anche le procedure di gara, introduce nuovi criteri per il conseguimento degli obiettivi e getta le basi per il sistema tariffario unico su scala regionale. Fra gli elementi di novità anche la ridefinizione della natura giuridica degli enti di gestione del demanio lacuale (gli attuali Consorzi) che si trasformeranno in enti pubblici non economici (le Autorità di bacino lacuale).

Uno degli ultimi articoli della legge stabilisce le procedure per l'integrazione tariffaria nell'area milanese, che – a detta dell'assessore Raffaele Cattaneo, che ha partecipato alla seduta - potrà decollare già dal prossimo mese.

Astenuti i gruppi di opposizione: il Pd,  per bocca di Agostino Alloni ha dichiarato: «In aula presenteremo emendamenti per rinforzare gli strumenti di tutela degli utenti e per ridefinire alcuni aspetti delle modalità di gara. E' sicuramente positiva la riduzione degli ambiti, dagli iniziali 7 previsti  nella proposta iniziale, a 5. E' nostra intenzione proporre un'ulteriore aggregazione per arrivare a 4 bacini».

«Grande lavoro in Commissione, ma con risultati ancora incompleti» secondo Enrico Marcora (UdC), che ha annunciato emendamenti in aula , per esempio per l'utilizzo dei mezzi per servizi sociali, nelle ore non di punta.

«Legge importante e di cui si sentiva la necessità – ha detto Chiara Cremonesi (Sel) – che nella attuale formulazione lascia però ancora aperte questioni cruciali, che andrebbero migliorate».

Gianluca Rinaldin, esprimendo il voto favorevole del gruppo Pdl ha elogiato il lavoro del relatore del presidente della Commissione,  Giorgio Pozzi, e del relatore Parolo, «che hanno svolto una importante  funzione di cerniera con le esigenze emerse dai territori, dagli enti locali e  dagli operatori». La legge sarà discussa in aula in una delle prossime sedute.

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