La Bassa fra Brebemi e Tav
Coldiretti: «Opere devastanti»

Prima la Brebemi con quasi 3 milioni di mq di campagna espropriata nella Bassa e 29 milioni lungo il tracciato, ora l'alta velocità. «I numeri della Tav? Li ho visti e sono rimasto impressionato», dice il presidente Coldiretti Alberto Brivio.

Prima la Brebemi con il suo carico da novanta (quasi tre milioni di metri quadrati di campagna espropriata nella Bassa, la bellezza di 29 milioni lungo tutto il tracciato), ora l'alta velocità. «I numeri della Tav? Li ho visti e sono rimasto impressionato. Non pensavo».

Il presidente della Coldiretti Bergamo Alberto Brivio non nasconde la preoccupazione: «Queste opere sono devastanti per l'agricoltura. Ci ritroviamo con un missile lanciato nella nostra campagna a 300 chilometri orari, senza che il territorio ne benefici in maniera diretta, visto che non sono previste fermate nella nostra provincia».

Ma è anche realista: «Siamo comunque consapevoli che non possiamo fermare lo sviluppo, il progresso non si può arrestare. È però importante che i benefici non siano fine a se stessi, che non si esauriscano con la costruzione delle opere». Oltre un milione e 800 mila i metri quadrati di terra sottratti all'agricoltura dall'alta velocità tra binari, viabilità e opere connesse.

«Molti Comuni hanno chiesto anche opere accessorie a compensazione che vanno a toccare ulteriormente il territorio. In più aggiungiamoci altri 700 mila metri quadrati delle terre cosiddette di mezzo ovvero quelle terre che si trovano tra le due opere che rappresentano un altro problema. Resteranno di fatto incolte e inutilizzate. Chi se ne farà carico? Gli agricoltori verranno indennizzati o no? Tutti aspetti che al momento non sono ancora chiari». In tutto quindi spariranno altri due milioni e mezzo di metri quadrati di campagna: «Qualcosa come 250 campi di calcio e ho approssimato per difetto», rileva il presidente della Coldiretti a cui stanno a cuore le ragioni dei suoi agricoltori. «A noi interessa siano salvaguardati i loro diritti e che vengano rispettati gli accordi presi».

Per quanto riguarda la Tav gli espropri sono stati definiti all'80% almeno per il primo lotto da 766 milioni di euro che include le «opere civili trasversali», oltre ai viadotti sui fiumi Oglio e Serio.

Leggi di più su L'Eco di Bergamo oggi in edicola

© RIPRODUZIONE RISERVATA