Il marocchino ucciso da un militare
Il Gip dispone la perizia balistica

È appeso alla traiettoria di un proiettile il destino giudiziario del carabiniere del nucleo operativo radiomobile di Bergamo accusato di omicidio colposo per aver ucciso un marocchino diciottenne, Aziz Amiri, durante un'operazione antidroga.

È appeso alla traiettoria di un proiettile il destino giudiziario del carabiniere del nucleo operativo radiomobile di Bergamo accusato di omicidio colposo per aver ucciso un marocchino diciottenne, Aziz Amiri, durante un'operazione antidroga. Sarà presumibilmente la perizia balistica disposta dal gip Bianca Maria Bianchi a delineare la vicenda, che è rimbalzata in Procura dopo l'iniziale richiesta di archiviazione presentata dal pm Maria Mocciaro.

Il 17 aprile è in programma l'incidente probatorio durante il quale sarà discusso l'esito dell'esame svolto dal perito Domenico Compagnini, tra i più autorevoli esperti di balistica. Che in passato ha lavorato per le difese di un poliziotto e di un carabiniere in due famosi casi giudiziari. Ha infatti curato le consulenze tecniche per Luigi Spaccarotella, l'agente della Stradale che nel 2007, in un'area di servizio dell'Aretino, aveva ucciso con un colpo di pistola il tifoso della Lazio Gabriele Sandri; e per Mario Placanica, il militare dell'Arma che nel luglio 2001, durante i disordini del G8 di Genova aveva sparato a Carlo Giuliani, il manifestante con l'estintore rimasto senza vita sull'asfalto di piazza Alimonda.

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