Sola interviene sullo sfogo di Sacbo:
«Il problema è molto più esteso»

«Lo sfogo del presidente di Sacbo Radici mette a nudo le gravi responsabilità della Regione nella mancata supervisione sulla gestione degli scali aeroportuali. Ma il problema è di più ampio respiro». A dichiararlo è Gabriele Sola.

«Lo sfogo del presidente di Sacbo Radici è in parte condivisibile e mette a nudo le gravi responsabilità di Regione Lombardia nella mancata supervisione sulla gestione degli scali aeroportuali lombardi. Peccato che questa valutazione di Radici appaia funzionale a vicende specifiche, dai contorni sin troppo circoscritti. Il problema è di più ampio respiro». A dichiararlo è Gabriele Sola, consigliere regionale dell'Italia dei Valori, commentando le dichiarazioni rilasciate dal numero uno di Sacbo, che ha accusato Sea di operare in un latente conflitto di interessi.

«Ben venga la libera concorrenza quando a raccoglierne i frutti sono gli utenti ma qui ad emergere è soprattutto il silenzio assordante di Regione Lombardia, che ha dimostrato un'incapacità grave, o forse un atteggiamento volutamente pilatesco, nell'armonizzazione (ad oggi, totalmente mancata) del sistema aeroportuale lombardo. Il risultato è questo caos, che le varie società concorrenti cavalcano o denunciano a seconda dei singoli casi e delle reciproche convenienze. La Giunta regionale, che conta un assessore nel Consiglio d'Amministrazione di Sea, deve scrollarsi di dosso il sospetto che possa tutelare interessi particolari. Solo così conseguirà quel ruolo super partes che le dovrebbe competere».

«L'obiettivo da perseguire, in fondo, è semplice: offrire agli utenti il miglior servizio possibile, nel rispetto del libero mercato e della delicata questione ambientale. Ed evitando di accendere una selvaggia 'battaglia dei cieli' tra i vari competitor».

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