Le telecamere di Ballarò a Seriate
Saita: «Perchè ho scritto a Monti»

Il sindaco Silvana Saita, stretta dai vincoli del Patto di Stabilità, parla davanti alle telecamere di Rai Tre e spiega perché si è sentita in dovere di scrivere un appello a Monti. Una troupe di Ballarò ha acceso le telecamere su Seriate.

Il sindaco Silvana Santisi Saita, stretta dai vincoli del Patto di Stabilità, in modo franco parla davanti alle telecamere di Rai Tre e spiega perché si è sentita in dovere di scrivere un accorato appello al Primo ministro Mario Monti. Una troupe di Ballarò oggi ha acceso le telecamere su Seriate, tra i comuni nell'occhio del mirino del servizio di Vicsia Portel dedicato a Seriate, Mapello e Sanremo, stretti dal Patto di Stabilità.

Nelle prossime settimane, verosimilmente nella puntata di martedì 20 marzo di Ballarò, andrà in onda l'intervista. Il sindaco, incalzata dalle domande della giornalista, illustra la situazione drammatica di Seriate, “da salti mortali. In cassa abbiamo 8 milioni e mezzo di euro, ma per il Patto nel 2012 potremmo spenderne solo 300 mila. Peccato che abbiamo già versato 404 mila euro per pagare i lavori finiti tra il 2011 e i primi mesi del 2012”, dichiara il sindaco. Morale? I conti non tornano e non si può muovere uno spillo sino al 31 dicembre. Il rischio sarebbe sforare il Patto di Stabilità, con conseguenti penali. Dettata anche dalla preoccupazione di dovere tagliare altri servizi primari, il sindaco di Seriate nella lettera al premier Mario Monti chiede correttivi al patto per i comuni virtuosi, “altrimenti si ferma tutto. Altro che sviluppo Italia”, incalza Saita nell'intervista.

In attesa di risposte da parte del governo, Rai Tre indaga sulla realtà seriatese illustrando i servizi di eccellenza, ma anche i lavori bloccati o a rischio per la stretta di un patto iniquo, che penalizza chi bene amministra, invece di punire i comuni che sperperano risorse pubbliche.

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