Montello, «no» all'inceneritore:
comitato pronto a ricorrere al Tar

Si moltiplicano i timori legati alla possibile realizzazione di un inceneritore a Montello. Il comitato «Cittadini per l'ambiente» punta a far reintrodurre la clausola antinceneritore sparita dal piano e non esclude la possibilità di un ricorso al Tar.

Si moltiplicano i timori legati alla possibile realizzazione di un inceneritore a Montello. In vista del Consiglio comunale che si riunirà nelle prossime settimane per approvare il piano di lottizzazione presentato dalla Montello Spa e dalla Lufrem srl, il comitato «Cittadini per l'ambiente» punta a far reintrodurre la clausola antinceneritore sparita dal piano. Per questo, nei prossimi giorni, il comitato invierà una lettera a tutti i componenti del Consiglio comunale di Montello.

E se la clausola in questione non sarà reintrodotta nel piano durante la riunione consiliare, «Cittadini per l'ambiente» non esclude la possibilità di procedere legalmente presentando un ricorso al Tar.

Di questo si è parlato nell'assemblea pubblica che si è svolta venerdì sera, a cui hanno preso parte un centinaio di persone, tra cittadini, forze politiche e gruppi consiliari.

«Allo stato attuale – dice Marina Zanelli del comitato promotore dell'incontro – c'è un solo modo per rassicurare i cittadini che il territorio del nostro Comune non diventi sede di un inceneritore: quello di rimettere del Piano di lottizzazione la clausola che prevede come inammissibile l'attività di incenerimento dei rifiuti. E questo si può fare in sede di approvazione definitiva del Pl».

All'assemblea hanno partecipato anche alcuni esponenti del «Movimento 5 stelle» di Bergamo.

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