«Nostre pensioni non considerate»
Forze dell'ordine, presidio in Prefettura

Polizia e vigili del fuoco scendono in piazza contro le scelte del Governo. A Bergamo un presidio davanti alla Prefettura. La contestazione nasce dal fatto che «il tema della previdenza delle forze dell'ordine non rientra tra le questioni del Governo».

La polizia e i vigili del fuoco scendono in piazza contro le scelte del Governo. La contestazione nasce dal fatto che «il tema della previdenza riguardante i 500.000 appartenenti alle forze di polizia, forze armate e vigili del fuoco non rientra tra le questioni di maggiore interesse per il Governo - spiegano i sindacati -. Tre mesi fa il Presidente del Consiglio, nel presentare la manovra finanziaria ai Sindacati di Polizia ed agli organi di rappresentanza militare aveva dichiarato che avrebbe tutelato la specificità del Comparto. Adesso il Governo mostra di andare in direzione opposta. Sulle pensioni intenderebbe determinare un peggioramento delle condizioni».

Da qui la decisione dei rappresentanti della Polizia di Stato, dei Vigili del Fuoco e della Polizia penitenziaria di organizzare un presidio di protesta davanti alla Prefettura di via Tasso, a Bergamo, nella mattinata di lunedì 19 marzo.

Durante la manifestazione è stato distribuito un volantino con la forte denuncia della Cgil: «Siamo fortemente preoccupati per una visione solo ragionieristica che il Governo manifesta nell'affrontare la questione previdenziale che andrebbe, invece, analizzata con attenzione e competenza e che riguarda centinaia di migliaia di Operatori della sicurezza che quotidianamente affrontano armati, in situazioni complesse e rischiose, il controllo del territorio e dell'ordine pubblico, il controllo degli Istituti penitenziari ed il servizio di soccorso pubblico - spiegano i sindacati -. Denunciamo, quindi, l'assoluta mancanza di sensibilità che il Governo dimostra nei confronti degli appartenenti al Comparto Sicurezza-Difesa e Soccorso pubblico, nonché la mancanza di consapevolezza da parte dello stesso circa i rischi per gli Operatori di Polizia e soprattutto per i cittadini, derivanti da un ulteriore aumento dell'età media dei Poliziotti, Militari e Vigili del Fuoco».

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