Gerosa, vandalismi e insulti
contro la Giunta: partono denunce

Nel mirino degli anonimi accusatori è finita persino la moglie del sindaco, Marilena Codazzi, organizzatrice di incontri per il tempo libero. È bufera a Gerosa sulla Giunta. Vandalismi al centro sportivo e volantini hanno suscitato indignazione.

Nel mirino degli anonimi accusatori è finita persino la moglie del sindaco, Marilena Codazzi, organizzatrice per il Comune di incontri per il tempo libero. È bufera, da alcuni giorni a Gerosa, sulla Giunta. Vandalismi al centro sportivo e due volantini distribuiti in paese hanno suscitato l'indignazione degli abitanti.

A scatenare le ire di qualcuno forse le prime multe arrivate in paese per divieto di sosta? È una delle ipotesi. Qualche settimana fa anonimi avevano lasciato scritte offensive sui muri del centro sportivo, danneggiando i vetri e compiendo altri oltraggi. Poi i volantini anonimi: il primo foglio è contro l'associazione «Accademia del tempo libero» presieduta da Codazzi, moglie del sindaco Pierangelo Monzani.

Contro l'amministrazione (e gli impiegati in municipio) che presiede quest'ultimo è rivolto invece l'altro foglio anonimo. Pesantemente offensivo e boccaccesco si è rivelato quello rivolto contro l'associazione della first lady, che è stato denunciato alla Procura. Per l'altro è stata sporta una denuncia ai carabinieri di Zogno: l'autore, o gli autori, a distanza di alcuni giorni continuano a distribuire copie dello scritto, sul quale compare una fantomatica firma: «Untore pubblicazioni - Untore editrice» e che prende di mira anche l'ex assessore esterno (dimessosi recentemente) Ivan Pesenti.

Quindi si augura che «siano in molti a seguire i suoi passi quali consiglieri e assessori, in quanto interessati solo ai propri scopi personali e incapaci di amministrare in modo disinteressato il paese. Si spera vivamente che anche gli impiegati/e si tolgano dai piedi in quanto sarebbe ora di smetterla di spillare soldi alla gente a loro piacimento in quanto persone incompetenti, ignoranti e rozze. Stiamo per arrivare: o ve ne andrete voi o saremo noi a farvi capitolare».

Leggi di più su L'Eco di Bergamo oggi in edicola

© RIPRODUZIONE RISERVATA