Lavorava con il nome di un altro
Arrestato un ricercato romeno

Lavorava da un anno alla Brembo di Curno come operaio, ma era stato assunto con il nome di un altro. Un romeno di 30 anni è stato smascherato dai carabinieri di Curno: aveva nascosto la sua vera identità perché su di lui pendeva un mandato di cattura internazionale.

Lavorava da un anno alla Brembo di Curno come operaio, ma era stato assunto con il nome di un altro. Un romeno di 30 anni è stato smascherato dai carabinieri di Curno: aveva nascosto la sua vera identità perché su di lui pendeva un mandato di cattura internazionale emesso dal tribunale di Pascani, in Romania, il 28 aprile 2009.

Il giovane, M. P., deve scontare un anno e mezzo di carcere per reati contro il patrimonio. Per farsi assumere alla Brembo, circa un anno fa, aveva presentato la carta d'identità di un connazionale della sua stessa età, V. T., che però vive a Bergamo in via Sant'Alessandro.

Ha semplicemente cambiato la fotografia e per tutti questi mesi ha lavorato fingendosi un altro. In ditta nessuno ha avuto sospetti, si è sempre comportato bene e non ha mai dato problemi. Ma il giovane ha commesso un grosso errore nel suo tempo libero.

Il trentenne infatti vive a Lallio con i genitori ed è solito frequentare un bar di Bergamo insieme al padre. Più volte, nelle sue conversazioni, ha chiamato l'uomo «papà» e un cliente si è insospettito: possibile, ha pensato, che quell'uomo sia suo padre se hanno due cognomi diversi? Così lo zelante cliente ha riferito la cosa ai carabinieri di Curno.

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