Tanti amici e i suoi «ragazzi»
Poscante piange Cristian

Era gremita la chiesa parrocchiale di Poscante di Zogno. Tutto il paese si è raccolto attorno al feretro di Cristian Ruggeri, morto a 31 anni dopo un violento scontro a Lenna. In chiesa tanti amici e i ragazzi disabili di cui Cristian si occupava come obiettore a Zogno.

Era gremita la chiesa parrocchiale di Poscante di Zogno nel pomeriggio di martedì 3 aprile. Tutto il paese si è raccolto attorno al feretro di Cristian Ruggeri, morto a 31 anni dopo un violento scontro in galleria a Lenna. A portare la bara fino alla chiesa gli amici di sempre e sul feretro anche una foto del giovane operaio impiegato alla Elatech di Brembilla durante un'escursione in vetta.

«Cristian era un giovane semplice, amante della compagnia e della montagna - ha detto il sacerdote durante l'omelia don Guglielmo Milesi -. Era un amico ricercato, che ci ha fatto conoscere qualcosa di Dio. Un Dio che ha chiamato il nostro fratello e che non è un Dio che fa morire ma che intrudice nella casa del Signore».

In chiesa la famiglia, i tanti amici, ma anche le ex insegnanti di scuola di Cristian e i ragazzi disabili di cui il 31enne si occupava nella sua attività di obiettore per il Comune di Zogno. Cristian Ruggeri è morto lo scorso 1° aprile e, stando a quanto ricostruito dai militari, non era sua la moto Kawasaki con la quale ha avuto l'incidente. Sarebbe stato un amico a prestargliela. Il trentunenne stava viaggiando in direzione di Zogno quando è andato a sbattere contro una Citroën Xsara che proveniva dalla direzione opposta, attorno alle 18,30 di sabato. L'impatto è stato violentissimo. Per il centauro non c'è stato nulla da fare.

«Dio

Cristian viveva a Castegnone di Poscante con la famiglia. A pochi metri dall'abitazione vive la sorella Palmina, mentre il fratello Germano è dirigente chimico in una ditta in Perù, da cui sta facendo ritorno.

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