«Dobbiamo testimoniare la speranza
che ha la sua risorsa in Cristo risorto»

«Cari confratelli, dobbiamo essere servitori e ministri della speranza che ha la sua sorgente in Cristo. In un momento dove scarseggiano le risorse, dobbiamo testimoniare la speranza che ha la sua risorsa inesauribile in Cristo crocifisso e risorto». Sono le parole del vescovo Beschi alla Messa Crismale del Giovedì Santo in Cattedrale.

«Cari confratelli, dobbiamo essere servitori e ministri della speranza che ha la sua sorgente in Cristo. In un momento dove scarseggiano le risorse, nel nostro ministero dobbiamo testimoniare la speranza che ha la sua risorsa inesauribile in Cristo crocifisso e risorto».

Sono le parole del vescovo Francesco, giovedì mattina in Cattedrale, nel Giovedì Santo, nella solenne Messa crismale, alla presenza di numerosi sacerdoti e religiosi, durante la quale si sono tenuti la rinnovazione delle promesse sacerdotali, la benedizione degli Oli santi e il ricordo degli anniversari di ordinazione sacerdotale: 75°, 70°, 65°, 60°, 50° e 25°.

È stato ricordato anche il 45° di ordinazione episcopale dell'arcivescovo Loris Capovilla, già segretario particolare del Beato Papa Giovanni XXIII.

«Dobbiamo essere servitori della speranza nella fede, nei gesti, nelle parole, nelle opere, nei segni e nei diversi luoghi — ha detto il vescovo: nella preghiera, nella condivisione della sofferenza, nell'educazione, nella misericordia e nel perdono».

Al termine, il vicario generale monsignor Davide Pelucchi ha porto al vescovo gli auguri pasquali a nome dell'intera diocesi nel nome del «Sia lodato Gesù Cristo».

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