Cavernago, fumo nero dalla centrale
Attimi di paura per un falso allarme

Un falso allarme, ma tanta paura fra la gente di Cavernago: giovedì mattina, poco dopo mezzogiorno, tanti hanno visto salire una nuvola di fumo nero dal camino della nuova bio-centrale di 840 KWatt per la produzione di energia elettrica alimentata ad olio vegetale grezzo, operativa da soli 20 giorni in via Volta, a Cavernago.

Un falso allarme, ma tanta paura fra la gente di Cavernago: giovedì mattina, poco dopo mezzogiorno, tanti hanno visto salire una nuvola di fumo nero dal camino della nuova bio-centrale di 840 KWatt per la produzione di energia elettrica alimentata ad olio vegetale grezzo, operativa da soli 20 giorni in via Volta, a Cavernago.

Una strana nuvola che ha lanciato pennacchi di fumo anche dalle prese d'aria di una parete esterna, per circa 4 minuti, creando un'ampia cappa nera sulla campagna di Cavernago e Malpaga, visibile fino a Ghisalba.

«Colpa di un manicotto – spiega Sandro Dossena, presidente della società “SDL Energia” di Brembate Sopra che gestisce l'impianto – Una fascetta in gomma non stretta bene su un tubo che dalla turbina porta all'impianto di raffreddamento. Così è uscito un po' di olio che si è surriscaldato e, a contatto con la turbina, ha generato del fumo. Subito è entrato in funzione il sistema di sicurezza, dotato di sensori, che ha bloccato l'impianto. Tutto qui, un problema tecnico di pochi minuti, nessun allarmismo».

Intanto, da subito, si è creato il panico fra la gente del quartiere, in particolare fra le famiglie che abitano in via Volta e via Pascal, che distano dall'impianto solo pochi metri. Qualcuno ha chiamato i Vigili del Fuoco, giunti in breve tempo da Treviglio, i quali però non hanno fatto altro che constatare la fine delle emissioni di fumo nero e, quindi, dichiarare il cessato allarme. Il tutto, senza neanche emettere un verbale.

Ma ciò non è bastato a tranquillizzare l'ambiente. Molte persone hanno continuato a stazionare nella zona, guardando con preoccupazione la nuvola nera che persisteva in cielo.

«Certo, l'allarme sarà anche rientrato – afferma il presidente del Comitato Effenove Adriano Carolo – ma chi ci garantisce che l'episodio di ieri oggi non si ripeta ancora? E chi ci garantisce che non succeda qualcosa di più grave?».

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