Via Autostrada, il «taglio» c'è
Se ne vanno 120 metri cubi

Alla fine eccolo il famoso taglio del «muro». Quella «fetta di salame» che, assieme alla revisione del progetto per il vicino albergo, dovrebbe tutelare lo skyline di Città Alta, garantendone il più possibile la visuale a chi proviene dal casello autostradale.

Alla fine eccolo il famoso taglio del «muro». Quella «fetta di salame» che, assieme alla revisione del progetto per il vicino albergo, dovrebbe tutelare lo skyline di Città Alta, garantendone il più possibile la visuale a chi proviene dal casello autostradale.

Un taglio che, come annunciato, si risolverà in un maquillage molto contenuto. Giusto per quantificare: circa 120 metri cubi (40 metri quadri) su un piano integrato di intervento che ne prevede complessivamente oltre 45 mila. Insomma, la fetta è sottile sottile. Più che zac, uno zic.

Le ragioni ci sono, naturalmente, e non riguardano solo la legittimità di un intervento che, di fatto, anche la disponibilità dell'operatore (l'immobiliare Bruman's) ha consentito di mettere in discussione: «Considerato lo stato di avanzamento dei lavori – si legge nella relazione che accompagna il rendering presentato a Palazzo Frizzoni – la modifica ha potuto interessare esclusivamente la porzione di fabbricato aggettante rispetto al limite dell'ultima fila di pilastri in cemento armato».

L'obiettivo è mitigare, dal punto di vista percettivo, la presenza dell'edificio da via Autostrada «svuotandolo» nella parte superiore.

Sul fronte comunale e su quello privato, invece, il trasferimento delle volumetrie indispensabile a effettuare il taglio dell'edificio di via Autostrada e l'abbassamento del futuro hotel che sarà realizzato nelle adiacenze resta per il momento solo sulla carta.
Dopo mesi di trattative, incontri, rendering e contro rendering, l'ipotesi di traslocarle nel cosiddetto piano norma 14 – in ogni caso ancora la più accreditata e percorribile – segna il passo.

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