Minacce, violenza sessuale e furto
a una lucciola: 7 anni a 38enne

Sette anni di reclusione, con l'accusa di aver abusato ripetutamente, nella notte tra il 7 e l'8 marzo del 2009 a Osio Sotto, di una prostituta romena, derubandola anche di 200 euro. È stata questa la condanna inflitta a un 38enne della Media pianura.

Sette anni di reclusione, con l'accusa di aver abusato ripetutamente, nella notte tra il 7 e l'8 marzo del 2009 a Osio Sotto, di una prostituta romena, derubandola anche di 200 euro. È stata questa la condanna inflitta dal Collegio del Tribunale di Bergamo presieduto dal giudice Valeria de Risi (a latere Donatella Nava e Lucia Graziosi) a un trentottenne della Media pianura, assistito dall'avvocato Andrea Pezzotta.

Ben diversa la versione dell'uomo, incensurato: ci sarebbe stato sì un incontro con la prostituta, e anche un rapporto sessuale concordato in cambio del pagamento di una cifra in denaro, ma nessuna violenza e nessun furto di denaro.

Al massimo gli si potrebbe contestare di aver «scroccato» la prestazione, essendosene andato senza pagarla: e sarebbe proprio questo, secondo il ragionamento difensivo, il motivo della denuncia per violenza sessuale, una sorta di vendetta per il mancato pagamento.

La vicenda come detto risale alla notte tra il 7 e l'8 marzo di tre anni fa, lungo la provinciale 525: secondo quanto denunciato dalla ventiduenne e contestato a processo, l'uomo l'avrebbe avvicinata intorno alle 23, e l'avrebbe fatta salire in auto.

Ma una volta raggiunta una zona appartata i suoi modi sarebbero cambiati: minacciandola con un coltello e poi anche con una bottiglia rotta, l'avrebbe immobilizzata legandola, e poi avrebbe più volte abusato di lei. Solo intorno alle 4 del mattino si sarebbe deciso a lasciarla libera, dopo avergli rubato 200 euro.

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