«Consiglio svuotato di senso»
Le minoranze bloccano gli odg

«Stop ai consigli comunali che si reggono soltanto sulle proposte e le interrogazioni presentate dalle minoranze. Per questo bbiamo scelto di ritirare momentaneamente tutti gli ordini del giorno». Ecco la protesta delle minoranze di Palafrizzoni.

«Stop ai consigli comunali che si reggono soltanto sulle proposte e le interrogazioni presentate dalle minoranze, palazzo Frizzoni deve tornare ad essere il luogo di discussione del futuro della città. Per questo abbiamo voluto dare un segnale forte ai cittadini e alla giunta: abbiamo scelto di ritirare momentaneamente tutti gli ordini del giorno da noi presentati per sottolineare l'assoluta mancanza di delibere di giunta e di dibattito che caratterizza questo mandato». È questa la dura presa di posizione di Partito democratico, Lista Bruni, Italia dei Valori, Verdi e Udc arriva dopo l'ennesimo consiglio comunale, quello del 16 aprile, convocato senza che alcuna delibera di giunta sia prevista dall'ordine dei lavori: solo interpellanze e ordini del giorno, quasi tutti a firma dell'opposizione.

La situazione non è stata migliore nei mesi scorsi: dall'inizio del 2012 sono state solo 5 le delibere discusse dal consiglio (il regolamento di polizia mortuaria, l'ampliamento della scuola Montessori, la variante per Cento Stazioni, il rifinanziamento di Teb e il piano per i “posteggi isolati” degli ambulanti). «Il nostro gesto – spiegano le minoranze, dopo aver comunicato all'ufficio di presidenza la decisione di sospendere, seppur in via temporanea, gli ordini del giorno presentati – non vuole essere una semplice provocazione, ma un modo per rendere noto ai cittadini lo svuotamento del ruolo e della funzione del consiglio comunale, in un momento che invece è particolarmente difficile per tanti cittadini che chiedono risposte alla politica e da chi è al governo della città. Anche l'invito del Presidente del Consiglio Redondi, che ha chiesto agli assessori maggiori contenuti da portare in discussione, è caduto nel vuoto. Noi saremo comunque presenti in aula, dove non faremo mancare il nostro impegno, come sempre abbiamo fatto anche garantendo spesso il numero legale quando questo era a rischio per le assenze della maggioranza, continuando con il nostro lavoro di opposizione responsabile ma ferma, come abbiamo fatto in questi mesi».

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