I sindacati ai centri commerciali:
Chiudete il 25 aprile e 1° maggio

«Tenete i negozi chiusi il 25 aprile ed il Primo maggio». A chiederlo con una lettera aperta alle aziende della grande distribuzione sono i segretari generali Lorenzo Agazzi della Filcams Cgil, Alberto Citterio della Fisascat Cisl e Maurizio Regazzoni della Uiltucs Uil.

«Tenete i negozi chiusi il 25 aprile ed il Primo maggio». A chiederlo con una lettera aperta alle aziende della grande distribuzione sono i segretari generali Lorenzo Agazzi della Filcams Cgil, Alberto Citterio della Fisascat Cisl e Maurizio Regazzoni della Uiltucs Uil.

Ecco il testo

Le nuove disposizioni entrate in vigore con l'Articolo 31 del D.L. N° 201, liberalizzano completamente gli orari e le giornate di apertura nel settore del Commercio. Abbiamo già espresso in tutte le sedi i nostri forti dubbi sul fatto che una deregolamentazione completa potesse produrre benefici economici, occupazionali e sociali. I nostri dubbi sono diventati certezze avendo verificato quanto successo negli scorsi mesi.

Le aperture continuative, 7 giorni su 7, avrebbero dovuto essere governate con confronti ed accordi in materia di orari di lavoro, turni, rotazione dei riposi, sulla base di una vera programmazione e pianificazione. Questo non è avvenuto e l'impatto delle nuove aperture è stato subito dalle Lavoratrici e dai Lavoratori del settore con notevoli ripercussioni sulle loro condizioni affettive e famigliari.

La concorrenza accentuata, innescata dalle liberalizzazioni sempre più spinte, ha danneggiato le Lavoratrici ed i Lavoratori, e non ha prodotto benefici alle aziende. Particolarmente gravosa risulta la situazione in occasione delle festività come la Pasqua e la Pasquetta, Feste in cui alcune superfici commerciali hanno deciso di effettuare l'apertura proprio in queste ricorrenze tradizionalmente dedicate alla Famiglia.

Altrettanto rischia di avvenire per le prossime festività del 25 aprile e 1°maggio, festività che sono il simbolo stesso dei valori fondanti del nostro Paese e della nostra Società. In considerazione del fatto che l'Art. 31 consente, ma non obbliga, di aprire tutte le domeniche ed i festivi, auspichiamo che la responsabilità sociale delle imprese si tramuti in tentativo serio di trovare un equilibrio tra la legittima aspirazione allo sviluppo aziendale, l'incremento occupazionale che dovrebbe derivare dalle maggiori aperture e la necessità di conciliare il tempo di lavoro e di vita famigliare delle Lavoratrici e dei Lavoratori, attraverso una mediazione socialmente sostenibile.

In tempi di crisi, con una ridotta capacità di spesa delle famiglie, non è una soluzione quella di tenere i negozi sempre aperti, ma avere politiche di crescita che favoriscano il rilancio dei consumi dei cittadini che con sempre maggiore difficoltà arrivano alla fine del mese.
Per questo chiediamo con forza: Tenete i negozi chiusi il 25 aprile ed il Primo maggio.

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