Imu e patto di stabilità: 2012 duro
Bergamo alla protesta degli enti locali

Bilancio positivo del Comune per il 2011, mentre per il 2012 sarà inevitabilmente tutta un'altra storia. E il capitolo più di attualità (e di maggior peso) delle imposte che si riverseranno sulle tasche dei cittadini è quello dell'Imu.

Rispettato il Patto di stabilità senza tagli ai servizi per i cittadini e neppure aumenti delle tasse a carico dei residenti di Bergamo. Obiettivo raggiunto per l'assessore al Bilancio, Enrico Facoetti, che ieri dopo la Giunta ha presentato il rendiconto economico 2011 di Palafrizzoni.

«Abbiamo ottenuto un risultato positivo rispetto ad altre amministrazioni che hanno sforato il Patto e nonostante la crisi economica del sistema Paese – ha spiegato Facoetti –: siamo riusciti a salvaguardare i servizi per i cittadini senza operare alcun taglio, ma allo stesso tempo non abbiamo messo le mani nelle tasche dei bergamaschi».

Il consuntivo si chiude con 16 milioni di avanzo (di cui otto dell'anno scorso) bloccati però dal Patto di stabilità e a fronte di un taglio dei trasferimenti dallo Stato di tre milioni e 900 mila euro.

Bilancio positivo, per il 2011 appunto, mentre per il 2012 sarà inevitabilmente tutta un'altra storia. E il capitolo più di attualità (e di maggior peso) delle imposte che si riverseranno sulle tasche dei cittadini è quello dell'Imu, l'Imposta municipale unica.

A questo proposito Palafrizzoni conferma la linea già presentata nei giorni scorsi, specificando che intorno all'imposta patrimoniale ci sono ancora molte incertezze nelle indicazioni del governo. Tre le tappe di pagamento: una prima il 18 giugno, la seconda il 17 settembre e il conguaglio a metà dicembre.

Mentre le prime due tranche saranno pari a un terzo dell'imposta calcolata applicando l'aliquota di base (0,4% sulle prime case e 7,6% sugli altri immobili), Bergamo ha fissato per la terza tranche un'aliquota di base per la prima casa e per la seconda casa dovrebbe attestarsi sul 10,6 per mille.

«L'introduzione dell'Imu – ha dichiarato Facoetti – da parte di Roma è a scapito degli enti locali. Si tratta infatti di un tributo locale prelevato dallo Stato, che ne incamera la metà. Così non c'è possibilità di sviluppo per il territorio. Difficile anche mettere a bilancio preventivo (che va presentato entro fine maggio, e che Palafrizzoni potrebbe anticipare già la prossima settimana, ndr) una voce di cui avremo certezza sull'entità solo a dicembre».

E il Comune di Bergamo non è il solo a manifestare perplessità su Patto di Stabilità e Imu: diversi Comuni dell'Anci, ieri al consiglio nazionale, hanno confermato la loro adesione alla manifestazione nazionale a Venezia il 24 maggio contro i capitoli ormai indigesti ai primi cittadini come l'Imu e il Patto di stabilità.

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