Almenno: lager per cani nel bosco
L'Oipa chiede aiuto alla Forestale

In mezzo a un bosco un lager in miniatura per cani. La denuncia arriva dall'Oipa di Bergamo, Organizzazione internazionale per la protezione animali, che ha presentato un esposto al Corpo forestale per chiedere di salvare gli animali rinchiusi.

In mezzo a un bosco un lager in miniatura per cani. La denuncia arriva dall'Oipa di Bergamo, Organizzazione internazionale per la protezione animali, che ha presentato un esposto al Corpo forestale per chiedere di salvare gli animali rinchiusi.
 
«A seguito di una segnalazione riguardo a cani detenuti in condizioni non idonee in un bosco ad Almenno San Bartolomeo, la sezione OIPA di Bergamo ha effettuato un sopralluogo individuando, immerso nel bosco e quindi difficilmente raggiungibile, un lager in miniatura: una gabbione arrugginito suddiviso in tre angusti spazi all'interno dei quali sono rinchiusi 10 cani di caccia, per la maggior parte beagle, tra cui un cucciolo di circa 4 mesi. Accanto alla gabbia, una grossa mannaia conficcata in un ceppo di legno, probabilmente utilizzata per scuoiare gli animali cacciati». Inizia così il comunicato diffuso dall'organizzazione.

Che prosegue: «La gabbia non ha una tettoia che ripari gli animali dalle intemperie, ma solo un telo di plastica di dimensione insufficiente a coprirli tutti, tanto che i cani sono stati trovati completamente bagnati a causa della pioggia che ha sferzato la Lombardia nelle ultime settimane. Non hanno infatti altro riparo se non alcune piccole cucce in legno, anch'esse completamente inzuppate d'acqua, come del resto tutto l'interno della gabbia».

«I cani - denuncia l'Oipa - hanno potuto bere solo grazie all'acqua piovana, ritrovata putrida all'interno delle ciotole, in quanto un ulteriore sopralluogo effettuato in una giornata asciutta ha permesso di verificare che le ciotole, anche quelle probabilmente destinate al cibo, erano altrimenti vuote. Non è stato possibile verificare lo stato di salute degli esemplari, se non rilevare che un beagle riportava un evidente ferita sulla schiena e che il cucciolo era evidentemente terrorizzato».

«Appare chiaro che si tratta di cani utilizzati per la caccia e poi rinchiusi in gabbia, proprio come si fa con uno strumento quando non serve più – ha commentato Davide Ambrosone, delegato Oipa di Bergamo –. Sono realtà purtroppo molto diffuse nel bergamasco: il cane da caccia non è un compagno di vita per molti cacciatori, ma solo un ausilio, al pari del fucile. Tuttavia la legge tutela questi animali e tali condizioni di detenzione sono completamente incompatibili con le caratteristiche etologiche del cane in quanto negano loro le più elementari condizioni di benessere fisico e psicologico».

Così, conclude il comunicato, la sezione Oipa di Bergamo ha depositato un esposto al Corpo Forestale di Almenno «sollecitando un intervento degli agenti e rendendosi disponibile a supportarli: ci auguriamo che intervengano immediatamente per interrompere il maltrattamento di questi animali costretti a condizioni di vita inaccettabili».

E intanto il video del camile «lager» è finito su Youtube: è nell'allegato

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