Serina, in 1500 «liberi di volare»
Tutti nel ricordo di Alessandra

Era troppo piccolo il Palazzetto dello Sport di Serina per accogliere il pubblico accorso in massa alla seconda edizione della «Corrida» di solidarietà dedicata al ricordo di Alessandra Cortionvis, morta a 33 anni nell'ottobre 2010 per un male incurabile.

Era troppo piccolo il Palazzetto dello Sport di Serina per accogliere il pubblico accorso in massa alla seconda edizione della «Corrida» di solidarietà dedicata al ricordo di Alessandra Cortionvis, morta a 33 anni nell'ottobre 2010 per un male incurabile. Almeno 1500 spettatori si sono assiepati sulle tribune e nel parterre della struttura per seguire una quindicina di esibizioni che hanno raccolto applausi a scena aperta.

Sul palco, ben introdotti dalla verve di Yuri Pianetti, sono passati gli alunni delle scuole locali, i ragazzi della cooperativa In Cammino di San Pellegrino Terme, la Banda di Serina e il Bandì de Zogn, ma anche Riccardo Carminati, i giovani del laboratorio teatrale di San Giovanni Bianco ed Enus Milesi virtuoso dell'intaglio con la motosega. Canti e balli si sono alternati con sketches comici e trovate d'effetto. La gioia spontanea e la volontà di ricordare Alessandra per l'amicizia che ha saputo seminare nella sua giovane vita sono stati il comune denominatore per tutti, a cominciare dal marito Denis che sul palco ha ringraziato commosso e consegnato un ricordo a Katia, Giovanni e Piero che hanno coordinato al meglio la non semplice logistica di una serata tanto articolata. Di particolare intensità le parole di Roberto Ghidoni, bresciano e primatista delle traversate a piedi fra i ghiacci dell'Alaska: “Questa è una serata speciale, che ci ricorda come la vita sia un bene unico e prezioso”. Da brividi anche l'esibizione di Maurizio Acerbis, il “Vasco bergamasco”, che da efficace sosia del cantante di Zocca ha intonato un “Liberi di volare” che ha ricordato a molti le vette e l'infinito che Alessandra tanto amava. Il pubblico ha accomunato Alessandra e l'alpinista di Oltre il Colle Pierangelo Maurizio (morto sull'Everest alcuni anni fa) in un applauso interminabile e commovente. In quella tragica spedizione una foto e un messaggio di Alessandra salirono sulla vetta dell'Everest. Al termine sul palco nessuna classifica di merito, ma tutti vincitori: a cominciare dal pubblico, vero protagonista di una serata indimenticabile.

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