Quarto raid dell'orso in montagna
Sbranate due pecore a Piazzatorre

Quarto raid dell'orso, nell'arco di un mese, sulle Orobie. Dopo Valle di Scalve, Valleve e Branzi, nei giorni scorsi il plantigrado che, ormai con certezza, girovaga sulle nostre montagne, ha colpito a Piazzatorre, sbranando due pecore.

Quarto raid dell'orso, nell'arco di un mese, sulle Orobie. Dopo Valle di Scalve, Valleve e Branzi, nei giorni scorsi il plantigrado che, ormai con certezza, girovaga sulle nostre montagne, ha colpito a Piazzatorre, sbranando due pecore.

Il colpo ai danni del piccolo allevamento di Giambattista Arioli, sui prati del Pegherolo, lato sud della montagna, probabilmente tra venerdì e sabato. Lunedì mattina 23 aprile il sopralluogo del Corpo forestale che ha rinvenuto le carcasse di due animali.

Diversamente dai casi di Valleve e Branzi, dove l'orso lasciò orme e scia di sangue sulla neve appena caduta, qui non sono stati trovati segni inequivocabili. Ma la predazione è quasi certamente la sua: gli animali erano sventrati, graffiati e con la testa schiacciata.

«Ho trovato le carcasse sabato - dice Arioli - e delle 12 pecore che avevo me ne sono rimaste cinque. Probabilmente, alla vista dell'orso, alcune sono fuggite. E non trovo più neppure il cane» (difficilmente, però, l'orso attacca un cane). Nel frattempo da Parco delle Orobie e polizia provinciale arriva l'invito agli allevatori a tenere al sicuro gli animali.

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