Il nuovo ospedale alla Trucca
«Relazione tecnica inquietante»

«Nuovi dati allarmanti sul nuovo ospedale della Trucca: impressionanti le prescrizioni tecniche, con le ovvie ipotesi di deprezzamento dell'opera». Lo dice il consigliere regionale Idv, Gabriele Sola, alla  lettura della relazione tecnica di collaudo.

«Nuovi dati allarmanti sul nuovo ospedale della Trucca: viste così, snocciolate una dietro l'altra, fanno davvero impressione le prescrizioni tecniche, con le ovvie ipotesi di deprezzamento dell'opera che si accompagnano alla lievitazione dei costi per il monitoraggio e la manutenzione».

Questo il primo commento del consigliere regionale dell'Idv, Gabriele Sola, alla  lettura della relazione tecnica di collaudo sui lavori di realizzazione del Beato Giovanni XXIII.

«Di ‘Beato' – commenta Sola – resta solo il nome… In realtà quest'opera sembra fare ancora acqua da tutte le parti, in ogni senso. Credo che molto difficilmente potranno essere rispettati i tempi per l'inaugurazione (già rinviata più volte) preannunciati dall'assessorato alla Sanità e dallo stesso direttore ospedaliero».

La relazione tecnica, di cui il gruppo regionale Idv aveva richiesto copia, si articola in 22 fitte pagine di segnalazioni, alcune delle quali molto consistenti. «Sono ben 9 le aree specifiche di prescrizione – dichiara il consigliere regionale dell'Italia dei Valori - per un totale di una quarantina di interventi, tra sostituzioni, varianti integrative e monitoraggi. Gli ambiti di lavoro spaziano dall'annoso problema delle infiltrazioni d'acqua ancora persistenti ai mancati collaudi degli impianti tecnici, al progressivo degrado delle protezioni antincendio. Questo quadro ci ha suggerito di depositare un'ulteriore interrogazione. Vogliamo sapere, nel merito, quali provvedimenti (e con quali tempistiche) sono stati assunti dalla stazione appaltante alla luce delle prescrizioni indicate nella relazione dell'organo di collaudo. E ancora: l'ospedale, al di là delle generiche rassicurazioni ad uso e consumo dei media, ha comunicato alla commissione date certe sull'ultimazione dei lavori? Infine, a quanto ammontano il deprezzamento dell'opera e l'aumento dei costi di monitoraggio e manutenzione?».

«Sono mesi che indaghiamo sui punti critici della vicenda - ricorda Sola -. La relazione tecnica di collaudo conferma un quadro, a dir poco inquietante, che sembra consolidarsi giorno dopo giorno».

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