Violenze a scuola a Palosco
Il timore: non un caso isolato

«Le indagini vanno avanti e molto probabilmente non si è trattato di un caso isolato». Le indagini sono quelle sulla triste vicenda di Palosco, dove un maestro elementare è finito in cella con l'accusa di aver abusato sessualmente di un suo alunno.

«Le indagini vanno avanti e molto probabilmente non si è trattato di un caso isolato». Le indagini sono quelle sulla triste vicenda di Palosco, dove un maestro elementare è finito in cella con l'accusa di aver abusato sessualmente di un suo alunno.

E l'affermazione è del procuratore aggiunto di Bergamo, Massimo Meroni. Il magistrato, a poco più di due settimane dopo l'arresto del maestro, avvenuto in flagranza di reato, spiega che «a prescindere da quello che sarà l'esito conclusivo delle indagini, nostra convinzione, come del resto è normale in questi casi, è che non si tratti di un episodio isolato».

In effetti, nei giorni scorsi gli investigatori e il pm che segue il caso, Raffaella Latorraca, hanno potuto evidenziare diversi spunti di indagine, raccolti nell'ambito della scuola e delle famiglie. Esistono altre querele, anche se, per sé, il reato sotto esame è di quelli per i quali si procede d'ufficio.

Il magistrato ha già ascoltato anche altri minori, per raccogliere testimonianze. E probabilmente esistono elementi e riscontri tali da permettere di sospettare che il gravissimo abuso denunciato dalla famiglia del bambino, dal quale è scaturita l'indagine e che ha portato all'arresto, non sia stato il risultato di un giorno di ordinaria follia, quanto piuttosto un tassello di un quadro più inquietante.

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