Romano, l'assalto alle «Entrate»
un ostaggio, media un carabiniere

Nell'Agenzia delle Entrate di Romano di Lombardia è rimasto un solo ostaggio, ma negli uffici è entrato anche un carabiniere che sta cercando di raggiungere una mediazione con l'uomo che ha assaltato l'ufficio armato di fucile.

18,15: allargato il cordone di sicurezza
18,30: due elicotteri dei carabinieri

Nell'Agenzia delle Entrate di Romano di Lombardia alla fine è rimasto un solo ostaggio, ma negli uffici è entrato, intorno alle 17,30, anche un carabiniere che sta cercando di raggiungere una mediazione con l'uomo che ha assaltato l'ufficio armato di fucile.

L'assalto intorno alle 16
L'assalitore era entrato  in azione, arma in pugno, negli uffici di via San Giuseppe a Romano di Lombardia, che al giovedì rimangono aperti anche nel pomeriggio, intorno alle 16, all'incirca all'orario di chiusura.

Ha sequestrato una quindicina di persone e poi si è barricato all'interno. Secondo alcune testimonianze avrebbe anche sparato uno o due colpi: una circostanza questa che aveva fatto temere che qualcuno potesse essere rimasto ferito.

Primo rilascio di ostaggi alle 16,30
Una mezz'ora più tardi l'assalitore ha rilasciato tutte le persone sequestrate: secondo il racconto di chi è uscito, avrebbe lasciato andare tutti i clienti dopo aver chiesto chi fosse lì per pagare le tasse. Solo uno dei due dipendenti è rimasto in ostaggio.

All'esterno si è tirato un sospiro di sollievo, perché gli ostaggi rilasciati hanno confermato che nessuno era rimasto ferito. Ma poi l'uomo, all'inteno, ha minacciato di uccidersi se non avesse potuto parlare con la stampa, probabilmente per raccontare i motivi del suo gesto.

Cordone di sicurezza
Attorno all'ufficio, già dalle 16, è stato istituito un cordone di sicurezza e nessuno ha potuto più avvicinarsi. Sul posto sono giunti sia i carabinieri che la polizia, con dirigenti inviati anche dalla Questura di Bergamo. A Romano anche alcune ambulanze e i mezzi dei vigili del fuoco, tutti pronti a intervenire in caso di bisogno.

La zona è stata completamente transennata e interdetta al passaggio: non si può entrare né uscire, a piedi come con l'auto. Molta gente, soprattutto i residenti della zona, si è riversata in strada per cercare di capire quello che sta accadendo. Ma tutti vengono tenuti a distanza di sicurezza.

Motivazioni economiche?
Non si conoscono al momento le vere ragioni del gesto. Dopo che l'uomo ha chiesto di parlare con la stampa, per poter raccontare dei suoi problemi legati ad alcune difficoltà economiche, le forze dell'ordine hanno cambiato strategia.

17,15: un carabiniere come mediatore
All'interno dell'Agenzia delle entrate alla fine sono rimaste solo tre persone: l'assalitore, un dipendente e un carabiniere. Il militare, un maresciallo, sarebbe riuscito a convincere l'uomo a farlo entrare e starebbe trattando per una resa.

18: avvertito il direttore dell'Agenzia Entrate provinciale
Dell'accaduto è stato informato anche il direttore provinciale dell'Agenzia delle Entrate, Domenico Arena, che potrebbe arrivare a Romano di Lombardia. Intanto il carabiniere sta proseguendo la mediazione.

18,15: si allarga il cordone di sicurezza
È per la vostra sicurezza, hanno detto le forze dell'ordine. Intorno alle 18,15 il perimetro della «zona rossa» è stato ulteriormente allargato di un centinaio di metri, con la posa di un nuovo nastro.

18,30: due elicotteri dei carabinieri
Dopo aver sorvolato l'Agenzia delle Entrate, un elicottero dei carabinieri si è posato nel centro sportivo di Romano di Lombardia. Un altro velivolo ha sorvolato la zona e poi si è allontanato.

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