Il racconto di una donna in ostaggio:
«Urlava e voleva parlare con Monti»

Tanta paura ma anche sollievo che tutto sia finito senza incidenti. Sono 17 le persone che si trovavano all'interno degli uffici dell'Agenzia delle Entrate quando Luigi Martinelli, ex imprenditore di Covo, è entrato armato di un fucile a pompa e due pistole.

Tanta paura ma anche sollievo che tutto sia finito senza incidenti. Sono 17 le persone che si trovavano all'interno degli uffici dell'Agenzia delle Entrate quando Luigi Martinelli, ex imprenditore di Covo, è entrato armato di un fucile a pompa e due pistole. Due di queste sono riuscite subito a scappare mentre le altre 15 sono state bloccate dal sequestratore.

«Quando l'ho visto arrivare non ha manifestato subito le sue intenzioni ma dopo pochi attimi ha mostrato il fucile urlando qualcosa che io onestamente non ho capito – ha riferito uno studente straniero -. Aveva tanta rabbia in volto e solo allora, vedendo l'arma, ho compreso che tutti stavamo rischiando. L'uomo ci ha poi indicato l'uscita e notando che anche gli altri clienti frettolosamente andavano verso la porta li ho seguiti».

Martinelli ha fatto infatti uscire dall'ufficio chi doveva pagare le tasse: «Alzando la voce ha detto a tutti noi che potevamo andarcene fuori se eravamo lì per pagare le tasse - ha detto una donna, altro ostaggio di Martinelli -. Lo ha ripetuto due volte e io impaurita quasi senza volerlo mi sono trovata in strada».

Molte spaventati i 14 ostaggi, che sono poi usciti su indicazione di Martinelli che ha trattenuto solo il dipendente più anziano dell'ufficio, Carmine Mormandi. «Ci ha fatto tutti sedere - ha raccontato un'altra donna che racconta dello sparo, che sarebbe esploso proprio dopo che Mormandi avrebbe detto a Martinelli: «E se non mi siedo che fai, mi spari?». Secondo la testimonianza della donna, il sequestratore avrebbe detto che non era in grado di pagare alcune cartelle esattoriali: «Continuava a urlare - ha raccontato la donna -: "Voglio solo parlare con Monti, non ce l'ho con voi"».

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