«Pensate al valore della vita»
Mariano dà l'addio a Nakky

«Non siamo qui per un morto, siamo qui per i vivi. Domani è sabato e qui ci sono tanti giovani: dico a tutti di pensare cosa fare della propria vita». Sono queste le parole di don Diego Ongaro, che ha celebrato il funerale di Nakky Di Stefani.

«Non siamo qui per un morto, siamo qui per i vivi. Domani è sabato e qui ci sono tanti giovani: dico a tutti di pensare cosa fare della propria vita». Sono queste le parole di don Diego Ongaro, curato di Mariano che ha celebrato le esequie di Nakky Di Stefani, il ragazzo morto la mattina del 1° maggio dopo essersi sentito male nella discoteca Bolgia di Osio Sopra per aver assunto un mix di droghe.

Tanti giovani, tutti gli amici, i compagni di classe, del basket e quelli dell'oratorio hanno presenziato al funerale, piangendo il ragazzo morto così giovane. I compagni di squadra del basket hanno anche donato la maglia di Nakky ai genitori visibilmente scossi e addolorati.

Dalla camera ardente, allestita nella chiesa dell'oratorio di Mariano, la salma di Nakky alle 15 è stata trasferita nel nuovo santuario per le esequie. Vicino alla chiesa sono stati esposti alcuni striscioni in ricordo del giovane: «Ciao Nakky, continua a segnare e a farci sognare», «Vogliamo pensare che ancora ci ascolti, che come allora sorridi. I tuoi amici di Mariano».

«Mi rivolgo in particolare ai giovani - ha continuato don Diego -: fate ordine nella vostra vita, date delle priorità, non abbiate paura di dividere ciò che vale da ciò che non vale la pena di scegliere, e di decidere ciò che va accantonato. Scegliete dove andare a divertirvi, con chi, e cosa fare. I vostri genitori si fidano di voi, e sono a casa ad aspettarvi. Allora le lacrime e le parole di questi di giorni saranno servite a qualcosa, e Nakky rivivrà nei cuori e nelle coscienze di ognuno di voi».



Nakky Di Stefani è morto a 19 anni a causa di un mix di droghe: il ragazzo si è sentito male in discoteca e all'arrivo dei soccorsi era già in coma. Soffriva di un problema cardiaco congenito e, secondo quanto stabilito dal pronto soccorso, la causa del decesso sarebbe stata una intossicazione dovuta a un cocktail di stupefacenti. Di origine indiana, Nakky era stato adottato da una famiglia di Mariano 9 anni fa: frequentava la 4ª A di Ragioneria dell'istituto Einaudi di Dalmine.

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