«Il Tribunale è a rischio chiusura»
Clusone vuol mantenere il servizio

Oltre al danno la beffa: poche parole che basterebbero a descrivere la situazione in cui i cittadini di Clusone rischierebbero di trovarsi qualora il progetto di revisione della geografia giudiziaria decidesse di sopprimere la sezione di Clusone del tribunale di Bergamo.

Oltre al danno la beffa: poche parole che basterebbero a descrivere la situazione in cui i cittadini di Clusone – e non solo – rischierebbero di trovarsi qualora il progetto di revisione della geografia giudiziaria (previsto dal Governo in applicazione della legge 148/2011) decidesse di sopprimere la sezione distaccata di Clusone del tribunale di Bergamo.

Una decisione, questa, che non solo priverebbe i 52 comuni della giurisdizione di un servizio pubblico sul territorio, ma che renderebbe anche vani gli investimenti portati avanti negli anni scorsi per la ristrutturazione dello stabile dove trova ora collocazione la sede (le ex scuole elementari di via Dante). È proprio per ovviare a questa possibilità che la lista civica «Per Clusone», insieme all'amministrazione comunale, ha organizzato per oggi un'assemblea per confrontarsi sulla questione e chiedere al Governo il mantenimento del servizio (ufficio del giudice di pace compreso, anch'esso a rischio chiusura). L'incontro si svolgerà all'auditorium delle elementari di Clusone, in via Roma, alle 20,30.

«Ci siamo fatti portavoce di una preoccupazione diffusa circa la progressiva carenza di servizi pubblici non solo a Clusone, ma anche su un territorio più ampio – ha spiegato uno degli organizzatori dell'assemblea, il consigliere Francesco Moioli –. Ci auguriamo una folta partecipazione, perché solo così potremo far sentire la nostra voce». La competenza del distretto giudiziario di Clusone si estende su 52 comuni della Val Seriana, Val di Scalve e Alto Sebino, per un'estensione pari a circa un terzo del territorio provinciale e un totale di circa 120mila abitanti, che altrimenti sarebbero obbligati a recarsi a Bergamo.

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