«Serve più sicurezza sul lavoro»
Un presidio dopo la morte di Boarato

Dopo l'infortunio mortale costato la vita a Roberto Ezio Boarato, le rappresentanze sindacali unitarie della Tenacta hanno proclamato due ore di sciopero e un presidio fuori dall'azienda di Vertova per sensibilizzare sull'importanza del lavoro in sicurezza.

Dopo l'infortunio mortale costato la vita a Roberto Ezio Boarato, le rappresentanze sindacali unitarie della Tenacta hanno proclamato per lunedì mattina 7 maggio due ore di sciopero dalle 8 alle 10 e un presidio fuori dall'azienda di Vertova per sensibilizzare sull'importanza del lavoro in sicurezza.

Un centinaio i manifestanti tra gli operai, ma anche gli impiegati e gli ingegneri che lavorano nella ditta. Unite le tre sigle sindacali per fare chiarezza su un incidente sul lavoro che, secondo i rappresentanti dei lavoratori, poteva essere evitato con una maggiore sicurezza. «Attendiamo il risultato delle indagini e dopo sarà nostra cura contattare l'azienda  - hanno dichiarato i sindacati -. Serve più sicurezza e la normativa deve essere rispettata».

Roberto Ezio Boarato è l'operaio di Sovere morto lo scorso 4 maggio ad Azzano San Paolo dopo essere precipitato per più di dieci metri dal tetto del capannone della Imetec su cui stava lavorando per effettuare interventi di manutenzione per conto della Tecnostrutture di Vertova, impresa per la quale lavorava da qualche tempo.

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