Elezioni: Comune per Comune
come si è votato in Bergamasca

Anche nella Bergamasca il dato post-urne parla di una fuga degli elettori: il dato complessivo nei 19 Comuni è stato del 68,4%, 6 punti in meno rispetto alle precedenti votazioni, e poco più della media nazionale. I più ligi sono stati gli abitanti di Mezzoldo.

Anche nella Bergamasca il dato post-urne parla di una fuga degli elettori: il dato complessivo nei 19 Comuni è stato del 68,4%. Sei punti in meno rispetto alle precedenti votazioni, e poco più della media nazionale, che ieri alle 15 si è fermata al 66,88%. I più ligi sono stati gli abitanti di Mezzoldo: a votare è andato l'81,87% degli aventi diritto, alzando la percentuale (unici in terra orobica) rispetto a cinque anni fa. Negli altri paesi si va al ribasso. Anche a due cifre, nel caso di Capriate (57,77, il 12% in meno rispetto allo scorso turno) e Cisano, sceso dal 78,54 al 67,36%.

Da uno sguardo generale agli esiti del voto (negli allegati il voto Comune per Comune), si nota che dieci Comuni su 19 hanno scelto la continuità, confermando lo stesso sindaco (in quattro casi) o la lista che ne raccoglie il testimone.

L'altro dato sicuro è poi che le spaccature non pagano. Così la Lega perde roccaforti storiche come Villongo (dove i lumbard, in concorrenza tra l'uscente Lorena Boni e Alberto Piccioli Cappelli, correvano in realtà senza simbolo) e Mozzo, teatro di una diaspora interna, che vira verso «Innova Mozzo».

Le divisioni nell'ex maggioranza di centrodestra (con il commissariamento del Comune) hanno pesato senza dubbio pure a Curno, che dopo cinque anni torna al centrosinistra con «Vivere Curno» di Perlita Serra. Fa eccezione, nelle conseguenze dell'effetto spezzatino, la commissariata Solto Collina, dove i dissidenti guidati dall'ex vicesindaco Maurizio Esti hanno avuto la meglio, anche sul decaduto sindaco Gatti. Il commissario, ma a causa della scomparsa un anno fa del neoeletto sindaco Cesare Giancarlo Bonomelli, c'era pure a Parzanica. Qui ha vinto la civica «Parzanica Unita», guidata da Giovanni Tonni.

Scelte di continuità a Gandino, dove vince Elio Castelli, a Leffe, che conferma Giuseppe Carrara, e a Mezzoldo, dove resta in sella la «Stella alpina» con Domenico Rossi.

Il centrosinistra (in chiave civiche) festeggia ad Arzago, con la conferma di Gabriele Riva, e a Nembro: il più grande dei paesi al voto opta per la continuità con «Paese vivo» in versione Claudio Cancelli. Ribaltone a Sovere: l'attuale maggioranza di «Progetto» rimane fuori dal Consiglio, e il neosindaco, dopo cinque anni in minoranza, è Francesco Filippini di «Per Sovere».

Il Carroccio tiene a Brembate Sopra, con la conferma di Diego Locatelli, e conquista Cisano con Andrea Previtali, ma perde Albano e non ce la fa a Nembro. Tra i 4 paesi in cui il Sole delle Alpi compariva insieme a civiche, poi, il successo arriva solo a Capriate. Il solo altro partito che ha mostrato il simbolo, l'Idv, a Cisano conquista un seggio per Leonardo Viola.

Il Pdl non ha sostenuto ufficialmente liste, ma tra i neosindaci c'è pure il senatore Valerio Carrara, legato al partito, che torna dopo cinque anni alla guida di Oltre il Colle.

Non ha invece conquistato i bergamaschi, decisamente, l'arrembaggio del Pirateparty.it, in corsa in quattro paesi under mille. I corsari dell'anti-casta hanno racimolato in tutto nove voti, di cui otto sono andati a Parzanica al candidato sindaco Emanuele Maltoni, che coi suoi diciott'anni era il più giovane aspirante primo cittadino del Belpaese.

Un po' di anagrafe: il sindaco più giovane di questa tornata è, come già cinque anni fa, Gabriele Riva da Arzago, classe 1980, tallonato dal trentaquattrenne Mauro Egman, che ha vinto ad Averara. Fasce tricolore in rosa solo per due Comuni: a Curno con Perlita Serra e a Villongo con Mariella Ori Belometti, che riceve il testimone da un'altra donna, la leghista Lorena Boni.

F. M.

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