Misiani (Pd): «L'antipolitica
non ha travolto tutto e tutti»

«Chi pensava che l'antipolitica e il populismo travolgessero tutto e tutti si deve ricredere. Lo dice Antonio Misiani, deputato e tesoriere nazionale del Partito democratico

«Chi pensava che l'antipolitica e il populismo travolgessero tutto e tutti si deve ricredere. Il segnale che arriva dai paesi bergamaschi è infatti netto: le liste sostenute dal centrosinistra e i candidati del Partito democratico si confermano quasi ovunque e vincono in paesi precedentemente governati dalla Lega e dal Pdl». Lo dice Antonio Misiani, deputato e tesoriere nazionale del Partito democratico


«Significativa, in particolare, è la sconfitta della Lega, la cui crisi appare profonda anche in provincia di Bergamo. Gli elettori hanno espresso una secca bocciatura delle amministrazioni di Curno, Mozzo, Villongo (centrodestra e/o Lega) e hanno confermato il buongoverno delle liste civiche di Nembro, Arzago, Gandino, Leffe. La buona politica esiste, nelle amministrazioni comunali come in Regione e in Parlamento. Gli elettori la riconoscono e la premiano».

«Dai risultati - aggiunge Matteo Rossi (enti locali Lobardia del Pd) - emerge il volto di una bergamasca meno leghista. La Lega arretra, mentre molte delle esperienze civiche nelle quali ci riconosciamo si confermano o vengono premiate. Non è il caso di piantare bandierine, perché ogni vittoria è innanzitutto delle persone che nei diversi paesi sono state capaci di costruire una proposta di governo credibile e vincente. Di certo emerge il volto di una bergamasca meno leghista, dove rispetto al voto amministrativo di pochi anni fa in cui prevalse il dato politico, le comunità tornano a cercare come riferimento persone e progetti».

«Per noi - coclude Rossi - la sfida stava proprio nel metterci a servizio di queste esperienze per promuovere un'idea del nostro territorio più solidale, attento alle questioni ambientali e alla partecipazione dei cittadini. Per ora questa nostra linea è stata premiata, occorre continuare in questa direzione, ricostruendo dal basso il rapporto tra la politica e i cittadini».

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