L'Enel annuncia un blackout
Ma in centro scatta la protesta

Commercianti in rivolta – nell'area tra le vie Sant'Orsola, Borfuro e Sant'Alessandro – contro l'Enel, che ha annunciato per venerdì una sospensione di alcune ore dell'erogazione dell'energia elettrica per eseguire dei lavori su alcuni suoi impianti.

Commercianti in rivolta – nell'area tra le vie Sant'Orsola, Borfuro e Sant'Alessandro – contro l'Enel, che ha annunciato per venerdì 10 maggio una sospensione di alcune ore dell'erogazione dell'energia elettrica per eseguire dei lavori su alcuni suoi impianti. Il blackout è stato annunciato fra le 13,30 e le 17. Stando a quanto dichiarano i commercianti coinvolti (più di 30 le firme raccolte) sono in corso dei lavori, da parte dell'Enel per potenziare la linea di fornitura elettrica in vista della prossima apertura in zona di un nuovo punto vendita.

Di conseguenza è stata inviata una comunicazione, da parte della stessa Enel, in cui si precisa giorno e fascia oraria in cui le rivendite rimarranno momentaneamente senza corrente. Nella nota sono specificati anche i numeri civici interessati dal provvedimento, in quanto tutti collegati alla stessa centralina. Promotori della reazione innescata dalla decisione sono Giuseppe Agazzi e Massimo Locatelli, titolari rispettivamente di un'enoteca e un negozio di calzature in via Sant'Orsola. I due hanno avviato la raccolta di firme, e non escludono di promuovere una manifestazione di protesta se la loro richiesta, già inoltrata all'Enel, di cambiare la fascia oraria dell'annunciato blackout, non dovesse essere accolta.

«Nella lettera inviata direttamente a Roma – dice Giuseppe Agazzi – abbiamo fatto presente che l'interruzione prevista in quella fascia oraria ci arreca notevoli danni di natura economica. Prima di tutto perché qualsiasi attività subisce delle inevitabili ripercussioni da una sospensione di corrente, e nel caso specifico il provvedimento vede coinvolti diversi bar e ristoranti che proprio in quelle ore ricevono gran parte della loro clientela. E poi chi ci dice che l'interruzione non durerà di più?». Questa la parte finale della missiva sottoscritta dai commercianti: «Poiché l'interruzione della fornitura elettrica nel periodo da voi indicato pregiudicherebbe notevolmente le nostre attività, determinando in questo modo una perdita di guadagno non indifferente, con la presente vi invitiamo e vi diffidiamo dal procedere con la sospensione nel periodo indicato». La lettera rivolge poi l'invito all'Enel di effettuare i lavori nella giornata di domenica, quando rimane chiusa la maggior parte dei negozi, oppure in un qualsiasi altro giorno, ma poco dopo l'alba.

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