Pioggia di soldi pubblici sull'ospedale
Sola: inconsciente gestione del denaro

In arrivo una nuova pioggia di soldi pubblici sul «Beato Giovanni XXIII»: altri 23,7 milioni sono stati stanziati dalla giunta di Regione Lombardia, infatti, per il nuovo polo ospedaliero bergamasco. «Quasi 24 milioni di euro, in aggiunta ai precedenti 500 e passa già spesi, per la costruzione dell'opera infinita: sta diventando un autentico scandalo»: questo il commento del consigliere regionale IdV Gabriele Sola, già primo firmatario di innumerevoli atti istituzionali riguardo una vicenda su cui anche la procura di Bergamo sta indagando.

«Come dobbiamo considerare - prosegue Sola - questo ulteriore esborso di soldi pubblici, se non la monumentale dimostrazione dell'inettitudine di politici (Formigoni in primis) e tecnici che hanno operato, male, per la realizzazione del nosocomio? Dopo quanto certificato dalla commissione tecnica di collaudo, ecco l'ennesima prova di incapacità, irresponsabilità ed incoscienza nella gestione del denaro dei cittadini».

«Questo stillicidio di risorse pubbliche non può più essere tollerato. Pretendiamo, con veemenza, di conoscere per filo e per segno circostanze e responsabilità. Per farlo useremo tutte le frecce al nostro arco. Una nuova interrogazione a Formigoni e Bresciani; la richiesta della convocazione urgente di una commissione ad hoc, alla presenza del direttore generale Nicora, dell'assessore regionale Bresciani e del direttore generale della Sanità Lucchina; e una mozione - che questa volta ci auguriamo venga votata perlomeno dalle altre forze di opposizione - che blocchi quest'ennesimo stanziamento sino a quando non sarà stata fatta chiarezza. Ora basta, ma davvero! Chiunque ha a cuore il rispetto dei cittadini esca finalmente, e chiaramente, allo scoperto. Come sempre, noi dell'IdV ci siamo».

Il consigliere regionale precisa: «Il fatto che la tranche odierna di quasi 24 milioni di euro sia parte dello stanziamento da 85 milioni risalente allo scorso anno, non sposta sostanzialmente la questione. Perché oggi si fa riferimento a opere ed interventi di cui nessuno ha mai parlato, nelle passate occasioni di confronto, all'interno delle sedi istituzionali? Per quale motivo continua a fare difetto l'indispensabile trasparenza nell'indicare quali sono le criticità persistenti e quali gli interventi ancora necessari affinché il nuovo ospedale venga inaugurato entro questo lustro?».

«Sono questioni che pretendono risposte chiare e definitive, e che saranno oggetto delle iniziative da noi preannunciate. Queste circostanze, che in sé racchiudono l'evidenza di responsabilità sia tecniche sia politiche, verranno dunque da noi ribadite attraverso un'interrogazione all'assessore, una richiesta di specifica seduta in commissione sanità e la proposta di una mozione in aula».

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