«Il muro come lo sfregio sul Lotto»
Gli ingegneri bacchettano il Comune

«Sarebbe come se un qualsiasi iconoclasta sfregiasse la pala del Lotto con la benedizione dei frati domenicani». Sostituite ai frati l'amministrazione, alla pala del Lotto Città Alta e la vicenda di via Autostrada calza a pennello. Lo scrivono gli ingegneri.

«Sarebbe come se un qualsiasi iconoclasta sfregiasse irrimediabilmente la pala del Lotto in San Bartolomeo con la benedizione dei frati domenicani». Sostituite ai frati domenicani, l'amministrazione, al posto della pala del Lotto piazzateci Città Alta e la vicenda del muro di via Autostrada calza a pennello. O almeno così è per l'Ordine degli ingegneri della provincia di Bergamo che nel suo notiziario trimestrale prende una posizione netta. Dopo la metafora artistica aggiunge infatti il direttore Gennaro Guala: «Se una città permette – con tutti i crismi e le autorizzazioni dovute, una spennellatina di acido corrosivo dopo l'altra, leggasi una variantina dopo l'altra – che il suo quadro più bello, Città Alta, venga cancellato per sempre dal posizionamento sbagliato di un singolo edificio, come può essere definita? Mi viene difficile trovare l'aggettivo giusto: sbadata? Incolta? Autolesionista? Tutte le cose insieme?». E ancora: «Tutti i personaggi più o meno coinvolti nella vicenda forse hanno capito di averla fatta troppo grossa, chiaramente senza commettere illegalità o reati, ne sono certo. Così si riapre la scena con gli attori seduti attorno a un tavolo che cercano di mettere una pezza sullo strappo fatto, inventando uno “squarcio” ottico che rimetta in vista almeno la torre del Campanone». 

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