Variante Villa D’Almè-Dalmine Oggi l’incontro con i sindaci

L’Amministrazione provinciale è sulla buona strada per sbloccare la variante della Villa d’Almè – Dalmine, bloccata dal dicembre 2002 quando il Tar accolse il ricorso avanzato dal Comune di Sorrisole e dai conti Agliardi di Sombreno, contro il progetto riguardante il tratto che attraversa i Comuni di Sorisole, Ponteranica, Almè e Villa d’Almè.La variante costituisce il ramo ovest del sistema tangenziale di Bergamo: il progetto prevede un tracciato parte in galleria artificiale e parte in trincea. Il Comune di Sorisole lamenta la mancanza di un progetto che rispetti il territorio, mentre i privati ricorrono contro alcuni espropri che servirebbero per la realizzazione dell’opera. Comune e privati incassano il parere positivo dia del Tar che del Consiglio di Stato al quale la Provincia. Ora la vicenda è tornata alla ribalta per un’interpellanza presentata dalla Margherita, discussa in Consiglio provinciale. Per consentire l’avvio dell’opera – finanziata con oltre 115 milioni di euro – la Provincia ha deciso di dividere l’intervento in due lotti. Come ha sottolineato l’assessore provinciale Walter Milesi, il primo lotto, che non presentata problemi particolari, potrebbe essere attuato in tempi brevi. Riguarda il tratto di variante della Villa d’Almè-Dalmine che attraversa i Comuni di Paladina, Valbrembo, Curno, Mozzo, Treviolo, Dalmine. Per quanto riguarda, invece, il secondo lotto, il Presidente Bettoni ha deciso di riunire i sindaci interessati, nella giornata di oggi, con l’intento di trovare una soluzione. Soluzione che, secondo il sindaco di Sorisole, Simone Stecchetti, della Lega, non sarebbe impossibile trovare. Insomma, sembra propria che sulla variante si stia aprendo uno spiraglio.

(28/09/2004)

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