«Non siamo i mostri dei contribuenti»
Telecamere per gli uffici di Equitalia

«L'atmosfera è complicata, è inutile negarlo». Si è svolta negli uffici di Equitalia l'assemblea tra i rappresentanti sindacali e i dipendenti dopo i fatti di Romano. Richieste le telecamere negli uffici.

Si è svolta nella mattinata di lunedì negli uffici di Equitalia in via Moretti 11 l'assemblea tra i rappresentanti sindacali e i dipendenti di Bergamo e provincia dell'ente pubblico finito sotto la lente d'ingrandimento negli ultimi tempi per discutere circa la situazione di allerta scaturitasi dopo i fatti di Romano. La partecipazione è stata molto buona, hanno presenziato circa 50 dei 70 dipendenti totali a testimonianza del fatto che il problema è sentito e trovare una soluzione per abbassare l'allerta è urgente.

«Abbiamo voluto questo incontro perché l'atmosfera è complicata è inutile negarlo – hanno spiegato Alberto Sveldezza (Fisac-Cigl), Daniela Andreoletti (Fiba Cisl), Roberto Fumagalli (Falcri) e Paolo Capelli (Fabi) -. Ci premeva stilare un primo elenco degli interventi primari da mettere in atto per capire cosa si può fare per placare gli animi della gente. Riteniamo prima di tutto che serva una corretta informazione che spieghi ai cittadini che cosa fa precisamente l'ente per cui lavoriamo: ultimamente stiamo passando per i “mostri” che inseguono i contribuenti rovinandogli la vita ma così non è. In termini più pratici invece abbiamo predisposto una richiesta di installazione di un servizio di telecamere di sorveglianza che possano garantire maggiore sicurezza ai lavoratori e agli utenti stessi».

«È innegabile – spiegano i rappresentanti sindacali – che ci sia apprensione in questo momento, non siamo sereni né tranquilli ma la voglia di fare chiarezza sulla nostra posizione, di spiegare cosa facciamo e di non sentirci in colpa perché facciamo rispettare delle norme legislative è tanta e ci dà la forza per reagire a questa situazione».


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