Riuniti: «Alternative alla vendita?
Solo dopo una nuova perizia»

Sul futuro dell'area dei Riuniti la direzione dell'ospedale e il Comune di Bergamo valuteranno la percorribilità di ipotesi alternative al bando di vendita, solo dopo il rilascio della nuova perizia sul valore dell'area. Lo ha ribadito l'assessore regionale alla Sanità.

Sul futuro dell'area degli Ospedali Riuniti la direzione dell'azienda ospedaliera e il Comune di Bergamo valuteranno la percorribilità di altre ipotesi alternative al bando di vendita, solo dopo il rilascio della nuova perizia sul valore dell'area, affidata all'Agenzia delle Entrate.

Lo ha ribadito l'assessore regionale alla Sanità, Luciano Bresciani, rispondendo a una interrogazione presentata da Maurizio Martina e Mario Barboni del Partito democratico, con la quale si chiedeva di sospendere l'iter per il secondo bando e la relativa asta pubblica «cercando una diversa procedura di gestione del futuro dell'area, in grado innanzitutto di mettere a disposizione del Comune di Bergamo il bene senza rinunciare al valore economico  e garantendo una prospettiva a forte valenza pubblica».

Maurizio Martina ha sottolineato che «il primo bando del 2009 è andato deserto perché il valore di 95 milioni di euro era considerato troppo alto dal mercato immobiliare; ora la riduzione ipotizzata del 27% per questo secondo bando, rischia di vedere andare nuovamente deserta la gara producendo un forte effetto di svalutazione dell'area stessa».

Nella sua risposta l'assessore Bresciani ha evidenziato come in ogni caso si dovrà tenere conto delle esigenze e dei vincoli del Piano di Governo del Territorio e del protocollo esistente che coinvolge l'Azienda Ospedaliera, il Comune e l'Università di Bergamo.

Ha escluso ogni ipotesi di variante urbanistica e modifica volumetrica, confermando la forte valenza pubblica dell'intervento e garantendo che le entrate derivanti dall'alienazione saranno destinate alla realizzazione del nuovo ospedale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA