Siglato l'accordo di valorizzazione
Sant'Agata dallo Stato al Comune

L'Agenzia del Demanio, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali-Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia e il Comune di Bergamo hanno firmato mercoledì 23 maggio l'accordo per la valorizzazione dell'ex carcere di Sant'Agata.

L'Agenzia del Demanio, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali-Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia e il Comune di Bergamo hanno firmato  l'accordo per la valorizzazione dell'Ex Carcere di Sant'Agata di Bergamo, ai sensi dell'art. 5, comma 5, del D.Lgs. n. 85/2010 sul federalismo demaniale e del D.Lgs. n. 42/2004 e s.m.i. recante Codice dei beni culturali e del paesaggio.

L'atto prevede che l'immobile venga trasferito, a titolo non oneroso, dallo Stato al Comune di Bergamo entro 120 giorni dalla firma dell'accordo. L'accordo definisce obiettivi comuni di tutela e valorizzazione di tutto il compendio denominato «Carmine-Sant'Agata», localizzato nel nucleo storico di Città Alta, in un sito di grande rilevanza archeologica.

Il compendio, composto da due complessi architettonici strettamente correlati, il primo, l'ex Convento del Carmine, di proprietà comunale e il secondo, l'ex Carcere di Sant'Agata, di proprietà statale, è caratterizzato da un interesse culturale particolarmente importante che necessita di essere valorizzato e fruito dal pubblico.

L'attuazione del programma permetterà la completa fruizione da parte della collettività di questi due beni di proprietà pubblica, restituendoli alla città come nuovo centro di sviluppo culturale e ricreativo. In particolare, il programma di valorizzazione prevede la creazione di percorsi di carattere archeologico, storico-artistico e architettonico da realizzare mediante itinerari tematici, nonchè la riconversione di parte dell'immobile in una struttura turistico-ricettiva e alberghiera di alto livello, integrata a spazi congressuali ed espositivi. Il restauro del bene sarà effettuato assicurando il miglior recupero e la conservazione delle strutture storiche, attraverso la selezione di investitori privati che potranno garantire la sostenibilità economica degli interventi.

Con la firma di oggi si porta a compimento un lungo percorso di concertazione fra tutti coloro che hanno contribuito alla definizione di un progetto di recupero dedicato a un complesso architettonico che rappresenta una ricchezza per la città di Bergamo. Quest'accordo è un'ulteriore testimonianza che l'attività sinergica tra Enti e lo spirito di collaborazione fra tutti i soggetti che sono coinvolti nella gestione dei beni pubblici rappresenta un'opportunità concreta per restituire al territorio spazi di inestimabile valore storico e culturale, grazie ai quali promuovere e sostenere la crescita e lo sviluppo economico sia a livello locale sia nazionale

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