Formigoni nei luoghi del sisma
Lanciate misure salva imprese

Moratoria per i rimborsi dovuti a Regione Lombardia da parte delle imprese danneggiate dal terremoto, estensione dell'iniziativa 'Credito adesso' alle aziende del Mantovano colpite dal sisma, accesso al piano di sviluppo rurale per le imprese del settore agroalimentare, ulteriore anticipo al mese di luglio degli aiuti della Politica agricola comunitaria (Pac) e, infine, differimento del versamento della trattenuta per la quota latte del mese di marzo.

Moratoria per i rimborsi dovuti a Regione Lombardia da parte delle imprese danneggiate dal terremoto, estensione dell'iniziativa 'Credito adesso' alle aziende del Mantovano colpite dal sisma, accesso al piano di sviluppo rurale per le imprese del settore agroalimentare, ulteriore anticipo al mese di luglio degli aiuti della Politica agricola comunitaria (Pac) e, infine, differimento del versamento della trattenuta per la quota latte del mese di marzo.

È il pacchetto di misure immediate e strutturali allo studio della Regione, che il presidente della Lombardia Roberto Formigoni ha presentato questa mattina nel Mantovano. Assieme agli assessori all'Agricoltura Giulio De Capitani, alla Sicurezza e Protezione Civile Romano La Russa e alla Semplificazione e Digitalizzazione Carlo Maccari, il presidente ha visitato le aree colpite dalle scosse di terremoto, accertandosi degli ingenti danni arrecati alle abitazioni, alle chiese e alle imprese. Entro 24 ore è atteso il completamento dell'opera di ricognizione dei Vigili del fuoco e dei tecnici comunali, affinché siano dichiarati agibili gli edifici abbandonati a causa del terremoto.

SOLIDARIETÀ AI 20 COMUNI TERREMOTATI - La Giunta regionale ha voluto, dunque, testimoniare nuovamente la solidarietà alle migliaia di sfollati provati dal sisma, visitando il campo della Protezione civile di Moglia, la cooperativa agricola Vo' Grande di Pegognaga e la città di Quistello. In questa vasta area del Mantovano molta parte della popolazione dei 20 Comuni colpiti dal terremoto ha preferito dormire fuori casa per paura dell'arrivo di nuovi sciami sismici, i negozi sono per lo più chiusi e gli studenti sono rimasti a casa. "Le scosse di ieri - sottolinea Roberto Cova, coordinatore degli interventi della Protezione civile regionale - hanno fatto più danni alle cose e più male alla testa della gente".

Questa mattina - ha raccontato alla Giunta regionale il neosindaco di Moglia Simona Maretti - dovevano iniziare i lavori di restauro della chiesa di Moglia, ma la seconda tornata di scosse di ieri ha fatto fare un'inversione di marcia al cantiere. In queste terre l'ordinarietà è stata superata dalla straordinarietà: le crepe dei palazzi aumentano di giorno in giorno al punto che, nel corso della visita, Formigoni, De Capitani, La Russa e Maccari sono dovuti passare velocemente e a debita distanza - per timore di improvvisi crolli - dal muro perimetrale del municipio di Moglia e di Palazzo Viani, sede ottocentesca del Comune di Pegognaga. "Vi siamo vicini - ha detto il presidente, abbracciando i sindaci Maretti e Luca Malavasi di Quistello - e intendiamo continuare a esserlo. Siamo infatti consapevoli del grande disastro che queste scosse di terremoto hanno portato".

UNA TERRA SENZA PIÙ CHIESE - A Moglia si vive nel campo autosufficiente per 250 persone, sotto il sole che scotta e diffonde nell'aria l'odore pungente della camomilla e che, a partire da questa sera, potrebbe lasciare spazio alla pioggia battente. Al dramma della popolazione si è sommato quello del patrimonio artistico e culturale, lacerato fin nel profondo delle sue struttura. La Giunta lombarda ha visitato la chiesa di Quistello, dedicata a San Bartolomeo, assieme al sindaco, il ventiquattrenne Luca Malavasi: se la terra dovesse tornare a tremare, alla navata crollata nei giorni scorsi potrebbe aggiungersi il crollo della facciata già transennata. "Abbiamo 168 parrocchie, di cui 100 chiuse per ammaloramento e problemi di stabilità - ha spiegato il vescovo Roberto Busti a Formigoni -. Ci sono comunità che non sanno dove mettere i loro morti e battezzare i propri bambini: una coppia di sposi mi ha chiesto ieri se possono sposarsi all'aperto, perché la chiesa non è più agibile".

ECONOMIA IN GINOCCHIO - Danni ingenti si sono registrati anche alle strutture di lavoro. Negozi e ristoranti chiusi a Moglia e Pegognaga, così come aziende del settore lattiero-caseario piegate dai danni: vale, ad esempio, per la cooperativa agricola Vo' Grande, che la Giunta ha visitato questa mattina assieme al presidente di Confcooperative Lombardia Maurizio Ottolini. Ieri mattina, intorno alle 9, una delle stanze di stagionatura non ha retto al sisma, facendo rovinare a terra 25.000 forme di parmigiano reggiano, con un danno che potrebbe arrivare anche a 8 milioni di euro. "Siete un'eccellenza - ha sottolineato Formigoni dopo aver fatto un sopralluogo nella stanza mantenuta alla temperatura di 17,2 gradi centigradi -. Avete costruito la qualità dei vostri prodotti con la vostra intelligenza, il vostro lavoro e la vostra dedizione. Nella ripresa di questo territorio si gioca il futuro di un pezzo importante della Lombardia e dell'Italia. Noi vogliamo essere presenti nel momento della tragedia, ma desideriamo continuare a esservi vicini anche in futuro".

PROTEZIONE CIVILE AL LAVORO - Il terremoto non ha trovato impreparata la Protezione civile: due colonne mobili, attrezzate ciascuna con una cucina da campo, sono state inviate a Moglia e a San Giacomo delle Segnate. La Giunta ha verificato questa mattina la piena operatività del campo di Moglia, salutando i 150 volontari impegnati da ieri sera e in piedi oggi dalle ore 6.30: dopo aver accolto 80 persone (tra anziani, donne incinte, neonati e bambini), il campo ha già distribuito colazioni e pasti caldi ed entro questo pomeriggio vedrà la copertura con tendone del refettorio e l'arrivo del bagno per disabili. Una volta completate le operazioni di montaggio, gli attuali 150 volontari diminuiranno a 40. "I volontari della Protezione civile al lavoro - spiega La Russa - sono, in totale, 150:
laddove ce ne fosse bisogno, sono pronte altre squadre".

ENTRO DOMANI L'AGIBILITÀ DELLE CASE - Al lavoro, nei Comuni interessati dal sisma, sono i vigili del fuoco e i tecnici: "Entro domani - prosegue La Russa - è previsto il completamento della ricognizione, sulla base della quale sarà determinata la possibilità di rientro dei cittadini nelle proprie case".
Migliaia sono le persone sfollate che hanno dormito la scorsa notte nelle tende: "L'auspicio - conclude l'assessore - è che siano dichiarate agibili quante più case possibile".

"Per superare questo momento di difficoltà occorre che ci sia l'impegno concorde di tutti". Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha rivolto un accorato appello a unire le forze. Lo ha fatto questa mattina, in occasione del sopralluogo alle aree terremotate della provincia di Mantova. Assieme a lui erano presenti gli assessori all'Agricoltura Giulio De Capitani, alla Sicurezza e Protezione Civile Romano La Russa e alla Semplificazione e Digitalizzazione Carlo Maccari.

LOMBARDIA MOBILITATA - "Regione Lombardia - ha detto Formigoni - farà per intero la sua parte, ma anche il Governo e l'Unione europea devono mobilitarsi. Sono in contatto con il presidente Monti e ho parlato ieri con il sottosegretario Catricalà, per spiegare la gravità dei danni che sono stati registrati nel Mantovano. L'Emilia Romagna ha avuto vittime e, quindi, l'attenzione mediatica si è rivolta soprattutto a quelle terre: in Lombardia, grazie al cielo, non abbiamo avuto vittime, ma i danni registrati sono gravi. Per questo occorre parlare di una tragedia che ha colpito l'Emilia Romagna e la provincia di Mantova".

LE 5 MISURE ALLO STUDIO - Formigoni ha presentato alla cooperativa agricola Vo' Grande di Pegognaga le 5 misure a favore dell'economia e del sistema produttivo che la Giunta sta
studiando: 1) moratoria per la sospensione dei rimborsi da parte delle imprese danneggiate nei riguardi di Regione Lombardia; 2) estensione dell'iniziativa 'Credito adesso', per sostenere le esigenze di liquidità delle imprese; 3) predisposizione di iniziative destinate alle aziende agricole e agroalimentari grazie al recupero delle risorse residue nel piano di sviluppo rurale comunitario; 4) anticipo al mese di luglio degli aiuti della Politica agricola comunitaria (Pac); 5) differimento del versamento della trattenuta per la quota latte del mese di marzo, in pagamento in questi giorni.

OTTIMIZZARE GLI INTERVENTI - "Il terremoto ha messo a dura prova il settore lattiero-caseario e, in particolare, i magazzini di conservazione del Grana e del Parmigiano - ha spiegato l'assessore De Capitani -. Si tratta di diverse centinaia di migliaia di forme, che sono state interessate da cedimenti delle scalere. Ciò che dobbiamo fare è ottimizzare le possibilità d'intervento, sia per dilazionare i pagamenti delle imposte, sia per attivare una serie di misure rurali. L'obiettivo è fare in modo che queste aziende tornino a essere produttive così come lo erano pochi giorni fa". Giunta regionale, dunque, determinata - ha rimarcato Maccari - a promuovere ogni azione finalizzata alla ricostruzione, "facendo ricorso a tutti i fondi possibili, siano essi europei, statali e regionali. Bisognerà raccogliere tutto il possibile per metterlo a disposizione delle popolazioni, dei monumenti e del comparto agroalimentare particolarmente colpito". (Ln)

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