Family Day, 5.000 i bergamaschi:
a Milano dal Papa con 44 pullman

Sono almeno 5.000 i bergamaschi che parteciperanno sabato e domenica al 7° Incontro mondiale delle famiglie. Di questi, 2.200 fanno riferimento alla Ovet Viaggi, che ha organizzato 44 pullman, con parcheggio a Sesto Marelli.E Treviglio ha accolto 45 famiglie romene.

Sono almeno 5.000 i bergamaschi che parteciperanno sabato e domenica al 7° Incontro mondiale delle famiglie. Di questi, 2.200 fanno riferimento alla Ovet Viaggi, che ha organizzato 44 pullman, con parcheggio a Sesto Marelli.

Ovet ha organizzato due servizi. Il primo è composto da un gruppo di 20 pullman, per un totale di mille persone, che raggiungerà Milano già sabato pomeriggio e sera, nel Parco Nord - aeroporto di Bresso, e parteciperà alla «Festa delle testimonianze», alla presenza di Papa Ratzinger.

Il secondo, inizialmente previsto di 20 pullman, per le nuove iscrizioni è stato portato a 24, per un totale di 1.200 persone. Questo gruppo partirà domenica e parteciperà, in mattinata, alla solenne Concelebrazione eucaristica conclusiva del Family Fest, presieduta dal Papa sempre a Bresso.

Di questi pullman, tre sono occupati da iscritti dei vari rami dell'Azione cattolica e dai loro famigliari. Altri tre sono riempiti dal Segretariato migranti, per un ammontare di 150 immigrati presenti in terra bergamasca: per la precisione cattolici africani francofoni, latinoamericani e filippini.

Il record di prenotazioni di bus spetta al vicariato locale di Calolzio-Caprino che ha raggiunto quota sei, per un totale di circa 300 persone: tre pullman partono oggi e i restanti domani di prima mattina.

E Treviglio accoglie 45 famiglie romene
Romania chiama Italia e Treviglio risponde. Con un sì accogliente che apre le porte delle case e che porta famiglie bergamasche e rumene a vivere insieme l'esperienza intensa dell'Incontro delle famiglie. Quello che è nato tra il decanato di Treviglio, diocesi di Milano ma provincia di Bergamo, e l'eparchia di Oradea in Romania è qualcosa che va oltre la semplice accoglienza.

È un legame sbocciato, cresciuto e proiettato al domani, è uno scambio di cultura e di esperienza di fede, è la relazione fra famiglie che si raccontano attraverso la vita quotidiana. L'iniziativa, che ha portato nella Bassa 45 famiglie romene, è partita da padre Michele Pirotta è un sacerdote italiano, greco-cattolico, dell'eparchia di Oradea che, presta servizio pastorale nel decanato di Treviglio.

Tutto su L'Eco di Bergamo del 2 giugno 2012

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