L'addio al muratore morto a Lodi
«Una vita di sacrifici e dignità»

«Una vita intensissima, fatta di sacrifici e dure prove, attraversata da croci fisiche e morali, ma affrontata con determinazione e dignità». Così è stato ricordato Gianmario Boccardelli, il muratore di 59 anni morto il 28 maggio in un cantiere di Lodi.

«Una vita intensissima, fatta di sacrifici e dure prove, attraversata da croci fisiche e morali, ma affrontata con determinazione e dignità». Così è stato ricordato Gianmario Boccardelli, il muratore di 59 anni morto il 28 maggio in un cantiere di Lodi.

Il funerale è stato celebrato a Mornico e non a Palosco, dove il muratore abitava, perché Boccardelli erano nato e cresciuto a Mornico prima di trasferirsi nel paese limitrofo. Tante persone hanno voluto dare l'ultimo saluto al 59enne, in prima fila i familiari, la moglie Santina e i figli Marco e Isabella, e i colleghi di lavoro, ovvero i dipendenti della Sarcos Spa, l'impresa edile di Martinengo nella quale lavorava da molto tempo il muratore.

Boccardelli è morto cadendo da un'altezza di circa due metri, mentre si trovava su una scala e stava lavorando in un magazzino in costruzione. Sarà il responso dell'autopsia, alla quale è stata sottoposto la salma, a chiarire la precisa causa del decesso.

Nell'omelia, il parroco don Pinuccio Leidi ha sottolineato come la vita di Boccardelli sia stata incentrata sul rispetto di grandi valori spirituali e sul duro lavoro per garantire un'esistenza serena alla famiglia, considerata un patrimonio inestimabile.

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