Il piano cave della Bergamasca
Il Consiglio di Stato: «È valido»

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della Regione Lombardia sul Piano Cave di Bergamo e ne ha sancito la validità. Soddisfazione per questa decisione è stata espressa dall'Assessorato regionale all'Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi.

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della Regione Lombardia sul Piano Cave di Bergamo e ne ha sancito la validità. Soddisfazione per questa decisione, che capovolge la precedente pronuncia del Tar di Brescia, dopo averne valutato i contenuti con l'Avvocatura, è stata espressa dall'Assessorato regionale all'Ambiente, Energia e Reti.

Il Piano cave di Bergamo ha dato origine a numerosi contenziosi, sia da parte dei cavatori, non soddisfatti dei volumi attribuiti, sia da parte dei Comuni che, in molte occasioni, hanno ritenuto eccessivi gli ampliamenti individuati sui propri territori.

L'annullamento del Piano cave di Bergamo avrebbe comportato la totale assenza di pianificazione, con il rischio concreto di non poter far fronte alle necessità di mercato in tempi adeguati, creando un rilevante danno all'economia della provincia.

Sulle problematiche delle singole cave e sui contenziosi in atto si può quindi riaprire un confronto, anche legale, fra tutte le parti interessate, all'interno di un quadro che garantisce l'operato fin qui svolto, comprese le autorizzazioni all'esercizio dell'attività estrattiva già rilasciate. Accogliendo il ricorso della Regione Lombardia, il Consiglio di Stato ha fissato i presupposti per garantire la continuità nella gestione del settore estrattivo e l'operativa delle imprese. (Ln)

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