A 10 anni acquista marijuana
Costa Volpino, la vende un 16enne

Uno studente di appena 10 anni, delle elementari, e due di seconda media, di 12: a loro a dicembre 2011, a Costa Volpino, un sedicenne di origine marocchina, pure studente delle medie, avrebbe ceduto marijuana fuori dalla scuola, finendo nel mirino della Procura dei Minori di Brescia.

Uno studente di appena 10 anni, delle elementari, e due di seconda media, di 12: a loro a dicembre 2011, a Costa Volpino, un sedicenne di origine marocchina, pure studente delle medie, avrebbe ceduto marijuana fuori dalla scuola, finendo nel mirino della Procura dei Minori di Brescia. Sabato 9 giugno l'ultimo sviluppo di quest'indagine, a sei mesi dall'inizio: nel corso della perquisizione a carico di un diciottenne di Costa Volpino, sospettato di aver a che fare col sedicenne, in manette per coltivazione di marijuana è invece finito suo fratello R. F., di 26 anni, che è stato processato e condannato in direttissima davanti al giudice Valeria de Risi.

La vicenda prende avvio a dicembre, quando proprio il personale della scuola si rende conto di movimenti sospetti tra i ragazzini delle medie in particolare, attorno alla figura del sedicenne. Basta poco per accertare la gravità della situazione, e capire che in effetti il sedicenne ha disponibilità di sostanza stupefacente, ben presto individuata nella marijuana: la questione arriva quindi all'attenzione anche della Procura minorile e dei carabinieri di Costa Volpino, che ai primi di dicembre 2011 rendono concreti i sospetti. Due dodicenni e una bambino di 10 anni vengono sentiti, con tutte le cautele dovute alla loro età, e confermano di aver acquistato marijuana dal sedicenne. Questi a sua volta (sospeso dalla scuola) viene sentito, e il suo telefono cellulare controllato: all'interno numerosi sms che non lasciano spazio a dubbi e che portano quindi all'iscrizione del suo nome sul fascicolo per spaccio aperto a Brescia. L'indagine però, risolto il problema contingente dello spaccio ai ragazzini della scuola, non si ferma: prosegue per individuare eventuali complici e fornitori di marijuana. In questo modo arriva all'attenzione degli inquirenti anche il nome di un ragazzo, oggi appena maggiorenne, di Costa Volpino: potrebbe essere in qualche modo coinvolto, e a quel punto martedì mattina la Procura dei minori ordina ai carabinieri di perquisire la sua abitazione.

Il controllo avviene venerdì mattina, nella casa dove il 18enne abita con la famiglia: contro di lui nulla viene trovato, ma a finire nei guai è invece il fratello maggiore. Nella sua disponibilità i carabinieri trovano infatti inizialmente 15 piantine di marijuana in due vasi sul davanzale, quindi 1,5 grammi di sostanza già pronta all'uso, circa 300 semi di marijuana e infine, in taverna, un barattolo da un litro pieno di alcol e frammenti di piante di marijuana, positivo al narcotest. A quel punto per lui scattano le manette per coltivazione di marijuana.
Il giudice ha convalidato l'arresto senza applicare misure cautelari, quindi il ventiseienne ha scelto di patteggiare la pena: per lui due anni e otto mesi di reclusione, oltre a 11.900 euro di multa.

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