Finge di andare in bagno e scappa
Marocchino rintracciato poco dopo

Con la scusa di dover andare alla toilette, il trentenne marocchino ha spintonato l'agente che lo sorvegliava, ed è scappato. I carabinieri di Martinengo lo hanno rintracciato, ma la dinamica dei fatti è al vaglio.

Nel corso della notte, con la scusa di dover andare alla toilette, il trentenne marocchino ha spintonato l'agente che lo sorvegliava, ed è riuscito a fuggire all'esterno, facendo perdere le proprie tracce. Subito è stato diramato un avviso di ricerca anche ai carabinieri di Martinengo, e proprio questi ultimi alla fine lo hanno rintracciato nel bar tutto aveva avuto inizio, e lo hanno preso in consegna.

Sabato 9 giugno in direttissima, accusato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale (25 giorni di prognosi al comandante della polizia locale di Cividate), il trentenne ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande, anche in attesa dell'arrivo di un interprete. Al momento della convalida è stato invece il difensore a sollevare qualche dubbio sull'esatta ricostruzione dell'accaduto: secondo gli agenti il marocchino avrebbe aggredito alle spalle il comandante all'interno di un garage officina adiacente al bar, dove questi era entrato per un controllo; secondo invece una testimone, sentita poi dai carabinieri quando hanno ritrovato l'extracomunitario, il marocchino sarebbe stato portato nell'officina dal comandante stesso: quando poi alcuni avventori si erano avvicinati per vedere cosa accadesse la porta sarebbe stata chiusa. All'uscita il marocchino era ferito.

Proprio per accertare l'esatta dinamica dei fatti ed evitare inquinamento delle prove il giudice ha convalidato l'arresto del trentenne applicando la misura cautelare della custodia in carcere: lunedì mattina sentirà però in udienza i carabinieri di Martinengo intervenuti e, se nel caso, anche la donna sentita a sommarie informazioni.

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