Cerchi nel grano a Caravaggio
Luci e boati, poi tanti curiosi

Un sordo boato, una luce verde-giallastra quasi accecante che roteava e infine cerchi misteriosi nel frumento e tracce di sabbia rossastra rimasta a terra. Insomma tutto il repertorio classico da avvistamento di Ufo fra Pagazzano e Masano, frazione di Caravaggio.

Un sordo boato, una luce verde-giallastra quasi accecante che roteava e infine cerchi misteriosi nel frumento e tracce di sabbia rossastra rimasta a terra. Insomma tutto il repertorio classico da avvistamento di Ufo per un episodio singolare che si sarebbe verificato, nella notte fra domenica e lunedì, nella campagna fra Pagazzano e Masano, frazione di Caravaggio.

La notizia è spuntata sul web rimbalzando di sito in sito tanto che i residenti nella zona sono stati tempestati di telefonate di amici e conoscenti che volevano saperne di più su questo evento eccezionale. Peccato che gli involontari protagonisti di un episodio «Ai confini della realtà» siano letteralmente caduti dalle nuvole negando d'aver visto o sentito qualcosa di fuori dalla norma.

Anche le forze dell'ordine, visto che la storia circolava con una certa insistenza a Caravaggio e nei paesi vicini, hanno fatto qualche accertamento. Il risultato? Nulla di concreto, ma non sono mancate le accurate verifiche sul posto di parecchi curiosi e improvvisati detective del mistero. Ai loro occhi si sono presentate le distese dei campi di frumento della Bassa un po' scompigliate dal vento. Allungando lo sguardo però si notavano delle aree ristrette dove le piantine erano distese, quasi piegate con delicatezza.
In pratica un'edizione nostrana del noto fenomeno dei cerchi nel grano che da anni ormai appassiona e suscita domande con una accesa contrapposizione di teorie.

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